PalaRuggi di Imola, Geims fa causa al Comune e ad Area Blu

Il gestore: "In piscina i costi sono lievitati e ci sono 92mila euro di arretrati"

La piscina comunale del PalaRuggi

La piscina comunale del PalaRuggi

Imola, 28 dicembre 2018–Geims porta in Tribunale il Comune e Area Blu. La società di gestione del PalaRuggi, impianto avuto in concessione appunto dall’ente di piazza Matteotti, sulla scorta dei solleciti di pagamento inviati già in passato alle realtà sportive che gravitano nella struttura di via Oriani, chiede ora le vengano riconosciuti circa 92mila euro di arretrati.

Tutto ha inizio nell’estate del 2014 quando l’amministrazione comunale, alla quale spetta l’assegnazione degli spazi acqua, aumenta il monte ore a disposizione delle società. Un ritocco che – secondo Geims – va oltre le previsioni della concessione, al punto da determinare l’apertura della piscina coperta anche al di fuori dei periodi previsti. E che porta a un «aumento significativo dei costi di gestione» della società, aumento al quale Geims ritiene di poter far fronte solo attraverso una variazione delle condizioni contrattuali.

Ecco perché, a marzo 2017, tale modifica viene chiesta (senza successo) ad Area Blu, alla quale l’amministrazione ha affidato nel frattempo la gestione del patrimonio immobiliare del Comune. Nel frattempo, in parallelo Geims deve fare i conti con un’altra questione spinosa, denunciata pubblicamente dallo stesso direttore Lorenzo Muscari già nell’estate del 2014: diverse società sportive non pagano il canone per l’utilizzo della piscina e degli spazi del PalaRuggi. E Area Blu («Nonostante i numerosi solleciti», sottolineano da Geims) non ha provveduto al conguaglio delle somme «come previsto dalla stessa convenzione», rimarca la società.

Di che cifre parliamo? Dopo che quattro anni fa si viaggiava su circa 50mila euro di crediti; oggi, vista «l’acclarata morosità» di varie realtà sportive, il conguaglio chiesto ad Area Blu viene quantificato da Geims in 92mila euro. Una richiesta rimasta non solo senza esito, ma alla quale anzi, negli ultimi tempi, la società in house del Comune si è opposta. Ecco perché, dal momento che l’ente di piazza Matteotti ha già affidato l’incarico legale, si finirà davanti al giudice.

«La recente chiusura di Area Blu e del Comune ad ogni forma di dialogo, anche rispetto alla garanzia prevista dalla convenzione che impone di conguagliare le somme entro 30 giorni dalla richiesta delle stesse – commenta l’avvocato Andrea Giglio, che assiste Geims –, costringono il concessionario a ulteriori sforzi per tentare il recupero coattivo dei crediti nei confronti di tutte le società sportive morose».