"La macchina dei grandi eventi ha dimostrato di saper funzionare e l’Autodromo è il simbolo più concreto di questo rilancio e di questa ripartenza". Così il sindaco Marco Panieri in una lunga riflessione sul circuito e sulle sue prospettive a poche ore dal termine della stagione in pista con il successo delle Finali Ferrari Mondiali. Ma siccome tutto si tiene, si parla anche di Motor Valley e di musica in chiave 2023.
Sindaco Panieri, in tanti hanno remato nella stessa direzione.
"Grazie a un riuscito gioco di squadra tra Comune, Autodromo, Con.Ami, Formula Imola, Regione e Governo nazionale si sta ridando ossigeno e vitalità alle nostre eccellenze culturali, enogastronomiche, commerciali e alle strade della nostra città".
Il 2022 verrà ricordato per i tre concerti, la F1 e tanto altro.
"Già solo le circa 450mila presenze di quest’anno dimostrano il potenziale del tracciato. I concerti di Vasco, Pearl Jam e Cremonini non sono stati semplice musica, ma il ritorno anche della cultura artistica e la ripartenza di tutto il mondo legato allo spettacolo, al divertimento e alla macchina di gestione dei grandfi eventi (accessi, deflusso, sicurezza) che aveva sofferto molto nel 2020 e nel 2021. Abbiamo sviluppato una collaborazione solida ed efficace con Live Nation’s e Studio’s con cui siamo disponibilissimi a proseguire. Ma non dimentico eventi come Duathlon sprint, Gt World Challenge con Valentino Rossi, il Dtm, Vini ad arte...".
In una parola, polifunzionalità dell’impianto.
"C’è stato un circuito coinvolgente e reattivo, più polifunzionale e inclusivo nell’ospitare eventi di diversa tipologia che hanno centrato uno dei nostri obiettivi di mandato: avvicinare la città all’Autodromo. Abbiamo avuto collaborazioni con Unibo, Montecatone e il progetto Imola Living Lab (su questo ringrazio le assessore Elena Penazzi e Elisa Spada. Mi piace citare il raporto consolidato con il Racing Team dell’università bolognese, molto importante perché consente di evidenziare il settore motoristico, ingegneristico e meccanico del nostro territorio, dando il valore giusto alla formazione".
Cosa ha percepito la città, secondo lei?
"Il risultato più sentito è stato, rispetto al passato, una connessione vera fra gli eventi in Autodromo e l’offerta del centro storico con un calendario condiviso, dando risalto a tutte le qualità locali e senza focalizzare l’attenzione solamente su un’area".
Prospettiva 2023?
"L’obiettivo è mettere a sistema e unire sempre di più la filiera e il brand della della Motor Valley, a cui bisogna dare ulteriore continuità. La nostra città è nelle condizioni dI farlo almeno fino al 2025. Su questo a Imola stiamo lavorando molto e intendiamo coltivare i due progetti di promozione territoriale come ‘Terre & Motori’ e ‘The sound of Imola’, due vetrine e due brand di comunicazione che rimarranno attivi protagonisti".
Crisi energetica e costo delle materie prime però appaiono destinati a incidere su certe scelte.
"La struttura dell’Autodromo sta lavorando in questa direzione: il nostro tracciato ha ricevuto le 3 Stelle Fia per la sostenibilità, la massima certificazione ambientale che hanno solo altri 5 piste nel mondo. Questo conterà. Poi il 2023 rappresenta il 70° di fondazione del circuito: stiamo lavorando per eventi motoristici, musica e polifunzionalità. In ultimo, gli investimenti proseguiranno: Tosa e accessi in primis. Il mio grazie va a Formula Imola, lo staff, i marshall, ai tecnici, ai sanitari, Protezione civile, polizia locale e forze di polizia. Dietro le quinte, ma fondamentali".
red. cro.