Imola, il sindaco Panieri sui grandi concerti. "Lavoriamo già al 2023"

Il primo cittadino: "Vasco, Cremonini, Pearl Jam, tre eventi da 200mila persone con forti ricadute per il territorio. Vogliamo ripeterci l’anno prossimo"

Cesare Cremonini sul palco

Cesare Cremonini sul palco

Imola, 4 luglio 202 2 - La soddisfazione di Comune e Formula Imola per l’ottima riuscita dell’evento, ma anche l’ennesima dichiarazione d’amore (dopo i piloti di Formula 1 ora tocca agli artisti) per un impianto sempre più vanto della città. E soprattutto la convinzione che, guardando al 2023, non si possa davvero più tornare indietro.

Il giorno dopo il concerto di Cesare Cremonini con 70mila spettatori in Autodromo , terzo atto di un’estate musicale indimenticabile attesa da due anni, il proverbiale bicchiere è pieno fino all’orlo.

"Una serata di grande spettacolo e festa che conclude un ciclo di tre concerti che hanno portato a Imola oltre 200mila persone – è l’analisi del sindaco Marco Panieri –, dando un forte segnale di rilancio con ricadute economiche molto importanti per la città e per il territorio circostante. Siamo già al lavoro anche per il 2023 , per garantire un cartellone all’altezza dei risultati raggiunti quest’anno".

Prima del concerto, il sindaco assieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini , ha incontrato nel backstage Cremonini.

Cesare Cremonini a Imola, sorrisi a cena con il mitico Gallo

"Ho voluto esprimergli il profondo ringraziamento per la scelta di aver voluto chiudere il suo straordinario tour negli stadi proprio nella nostra Imola – racconta Panieri –. Vogliamo che sappia che questa è casa sua". Del resto, il legame tra la città e il cantautore bolognese si è dimostrato fortissimo nell’ultimo periodo. Imola gli ha dedicato le luminarie in centro storico , che verranno smontate nei prossimi giorni, lui ha risposto con un concerto super. E con tante dimostrazioni d’affetto, soprattutto per l’Autodromo.

"È diverso da ogni altra cosa o luogo – è il giudizio sull’ Enzo e Dino Ferrari che Cremonini ha affidato ieri mattina ai social –. È per questo che qui accadono cose potenti. Puoi respirare tutta la sua energia mentre canti, ogni volta che chiudi le ciglia e le riapri, ad ogni sguardo rivolto verso il pubblico sconfinato, tra l’orizzonte e la grande Rivazza che si alza lassù, in quel modo unico… ‘sudamericano’. Non puoi che avere un grande rispetto di tutto questo. Qui abbiamo scritto una pagina nuova ed è una pagina che non verrà più cancellata".

L’Autodromo dal canto suo, dopo una quindicina di anni decisamente complicati, continua a vivere un lungo momento magico. Un periodo particolarmente positivo sostenuto sì da forti investimenti pubblici (oggi in commissione consiliare si discute il bilancio 2021 di Formula Imola tornato in utile grazie ai contributi ministeriali), che però mai come quest’anno (parola degli addetti ai lavori) avrà ricadute economiche evidenti per il territorio. Una fase di grandi soddisfazioni che ha tanti padri e madri: per quanto riguarda i concerti, in particolare, i meriti vanno divisi tra le ultime tre amministrazioni comunali.

Quella guidata da Daniele Manca che, facendo salire a bordo i promoter più importanti, ha rimesso in pista i grandi eventi musicali. La successiva, quella di Manuela Sangiorgi , perché i tre contratti Vasco Rossi-Pearl Jam-Cremonini furono firmati, per quanto in virtù dei buoni rapporti con gli organi zzatori di cui sopra, sotto la sua gestione nel 2019. Infine l’attuale giunta, che d’intesa con i vertici dell’Autodromo ha costruito un’ottima gestione dei concerti in un’epoca fatta di mille aspetti burocratici da affrontare. "Imola ha dimostrato di reggere bene la pressione – esulta il direttore generale del circuito, Pietro Benvenuti, dopo lo show di Cremonini –. L’Autodromo si è rivelato un luogo eccezionale per ospitare non solo il motorsport. Quest’anno abbiamo dimostrato al mondo che possiamo fare di tutto. Abbiamo vinto la scommessa più difficile. Speriamo sia l’inizio di un percorso da fare nei prossimi anni".