Panieri: "Il Pd riparta dai territori o è finito"

Il sindaco esorta il partito a puntare sugli amministratori locali e sembra sostenere già la corsa di Bonaccini. "Stop agli equilibri tra correnti"

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"Il Pd o sceglie di ripartire dagli amministratori locali e dai sindaci oppure è finito. Dopo questo risultato elettorale, è tempo che il partito rifletta sul serio su quali sono le sue energie migliori, capaci di ridare una scossa al centrosinistra e una nuova speranza all’Italia. Il rischio è che, davvero, la nostra comunità si perda definitivamente". Ha già l’aria di un sostegno alla corsa del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che l’altra sera in tv su La7 ha detto di essere pronto a candidarsi "solo se sarà utile al Pd", quello arrivato ieri dal sindaco Marco Panieri.

"La classe dirigente dei territori è composta da persone tenaci, impegnate nella faticosa quotidianità dell’amministrazione di un ente locale e che nel tempo mantengono una fiducia diretta e un dialogo sincero con la gente – sottolinea il sindaco Panieri –. A Imola nel 2020 abbiamo riconquistato la fiducia così: ripartendo dal dialogo e dall’ascolto, cercando punti di incontro con le necessità delle persone e mettendo in campo un progetto. I risultati della città dimostrano, rispetto al 2018, il valore aggiunto nel territorio dell’impegno locale di tante persone nel partito e nell’Amministrazione".

Nelle parole del primo cittadino, gli amministratori del Pd e i sindaci "hanno capacità, concretezza e valori per poter assumere la responsabilità di rialzare il Pd e ridare un nuovo orizzonte anche all’Italia. Non possiamo lasciare il futuro alla destra – esorta Panieri –. Dobbiamo scommettere sul nostro buongoverno, valorizzare il merito e batterci per un’Italia moderna ed efficiente, equa e aperta al mondo, che tutela le famiglie e le imprese". Ciò detto, "per farlo, da giovane sindaco che è parte del Pd, dico che è tempo di reagire – prosegue Panieri –, di fare rete e di smetterla di accontentarsi della situazione meno peggio. È il tempo della responsabilità e io sono pronto a mettermi a disposizione in prima linea e a dare una mano, con umiltà ma senza paura, per cambiare questo stato di cose".

All’orizzonte c’è infatti quel congresso che anche l’ex sindaco Daniele Manca, neo rieletto senatore Dem, ha auspicato possa arrivare in tempi rapidi. "Il rischio è che si trasformi ancora in una liturgia sterile e distante, utile solo a far emergere l’ennesimo segretario pro-tempore come accordo fra correnti che poi viene logorato – avverte però Panieri –. Non possiamo più permetterlo e la corsa alle candidature di questi giorni è ridicola, serve un progetto vero e un nuovo modo di essere partito, che si alimenti dalle energie dei territori e non dagli equilibri fra correnti. Mi auguro – conclude l’ex sindaco – che presto ci siano i tempi e le condizioni per avanzare e promuovere una proposta nuova, aperta al civismo pragmatico di chi ogni giorno si impegna, al mondo delle imprese, dell’associazionismo, che coinvolga anche i più giovani e faccia sentire ciascuno protagonista".