Parità di genere, traguardo ancora lontano

I ragazzi delle Sante Zennaro realizzano un cartellone contro le discriminazioni per sensibilizzare i coetanei: "Serve l’impegno di tutti"

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In questi due incontri abbiamo messo alla luce un argomento che secondo noi è molto importante: la parità di genere. Gli incontri si sono svolti in classe nelle ore di lettere e sono venute queste persone che hanno filmato le nostre reazioni a domande,video o foto. La nostra prof di lettere ci ha fatto poi vedere un filmato ambientato nel periodo natalizio. In esso diverse coppie di ragazzini si succedevano nell’addobbo di un albero di Natale con lo stesso numero di lattine (ma di colore diverso: rosso per lei, blu per lui). Alla fine viene assegnata una ricompensa maggiore al ragazzino: allo stesso lavoro corrisponde una retribuzione diversa. L’intervistatore chiedeva ad alcuni bambini di schiaffeggiare una bambina e subito loro lo guardavano sconcertati. I bambini si rifiutavano e non cedevano alla assurda richiesta. La prof ci aveva chiesto dopo qualche giorno di creare dei cartelloni sul progetto che avevamo affrontato precedentemente. Ci siamo sistemati su un tavolo e abbiamo iniziato a progettare nuove idee per il nostro fantastico cartellone. Abbiamo preso un cartellone lilla e ci abbiamo scritto uno slogan molto originale: “Basta discriminare inizia ad uguagliare”. Poi abbiamo stampato un immagine di una donna con il simbolo contro la violenza e lo abbiamo incollato insieme a degli omini stilizzati sia donne che uomini e li abbiamo collegati con un filo rosso per simboleggiare l’unione e l’uguaglianza. Poi abbiamo disegnato e tagliato i simboli del genere maschile e femminile e li abbiamo messi vicino allo slogan. Successivamente abbiamo fatto degli omini arcobaleno perché anche l’orientamento sessuale non è da discriminare. Poi abbiamo iniziato a scrivere dei mestieri sia al maschile che femminile e, con tanto di firme, il risultato è stato favoloso.

"Questo è stato un bellissimo laboratorio che mi ha trasmesso molto – spiega Francesca –. Mi ha fatto tornare in mente tutte le differenze tra uomo e donna e che non si sono ancora risolte purtroppo, però noi possiamo fare la differenza. Grazie a queste persone tutti noi abbiamo capito che cosa circola tra queste differenze e ingiustizie.

"Il progetto mi è piaciuto tanto perché ognuno di noi ha potuto esprimere la propria opinione e nessuno è stato escluso e ci hanno insegnato l’importanza di rispettare gli altri senza pregiudizi – sostiene invece Margot –. Fare il cartellone mi è piaciuto perché ognuna di noi ha aperto la propria fantasia". Secondo Matile, poi, "questo progetto è stato molto istruttivo perché abbiamo discusso di cose molto importanti. Mi è piaciuto molto fare i cartelloni perché ho potuto relazionarmi con le mie compagne e abbiamo potuto decorare con molta fantasia". Per Elena, invece, "l’attività di progettazione e realizzazione cartellonistica è stata un’ulteriore riflessione su un problema ancora non risolto. Ho partecipato con entusiasmo agli incontri". Per Giulia, infine, "la parte preferita è stata quando abbiamo fatto i cartelloni perché le abbiamo svolto il lavoro insieme".

Classe 2ªA Sante Zennaro