
Gli agenti di polizia hanno intercettato i due possibili aggressori del clochard
Imola, 3 maggio 2025 – Prima un incidente, il lavoro e la casa persi. Poi l’aggressione e un violento pestaggio in quella sala d’aspetto scelta come rifugio per la notte. Vittima di una furia cieca, dei pugni di due persone che gli hanno provocato fratture alle orbite oculari e alla mascella. Sono i momenti da incubo di un clochard di origine rumena di 41 anni malmenato qualche notte fa nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria.
Un’aggressione violentissima, ricostruita dalla polizia – che nel frattempo è risalta a due persone e le ha denunciate a piede libero –, grazie alle immagini di sorveglianza e alle dichiarazioni di un testimone.
Non è chiaro cosa possa aver innescato la violenza. “Uno sguardo di troppo” secondo quanto è riuscito a dire il clochard malmenato. Sta di fatto che mentre la vittima si stava preparando un giaciglio per la notte sarebbe stato raggiunto da un tunisino di trent’anni. Quest’ultimo, dopo aver scambiato qualche parola con l’uomo, avrebbe iniziato a picchiarlo, con violenti pugni al volto per poi rovistare nelle tasche della vittima e rubargli il cellulare.
Al pestaggio si sarebbero poi aggiunte altre due persone: un marocchino di 21 anni, il quale avrebbe anche lui infierito sul povero malcapitato con una serie di colpi, oltre a un terzo individuo, appostato sull’uscio della sala d’aspetto a fare il palo. Sì, perché poco dopo arriva la volante dal commissariato di polizia e i tre scappano: non trova gli aggressori, ma il clochard dolorante, con il volto fra le mani oltre a un’altra persona sul posto, che aveva chiamato i soccorsi.
Il 41enne di origine romena viene prima medicato sul posto, ascoltato dagli agenti, e poi portato al pronto soccorso del Santa Maria della Scaletta. Dopo gli esami vengono accertate diverse fratture al volto, in particolare all’orbita oculare e alla mascella. Il clochard, non in pericolo di vita, si trova attualmente ricoverato in ospedale, in attesa di un’operazione.
Subito è scattata la ricerca degli aggressori. Le indagini degli uomini agli ordini del dirigente del commissariato Luciano di Prisco, si sono concentrate prima sulle testimonianze del soccorritore e poi sulle immagini di videosorveglianza della stazione.
Soprattutto grazie alla sequenza ripresa dall’occhio elettronico gli agenti hanno potuto ricavare gli identikit di due dei tre aggressori. Grazie poi alla ricerca sul territorio sono stati riconosciuti come il tunisino di trent’anni e il marocchino di 21. Per entrambi è scattata la denuncia a piede libero per lesioni gravi in concorso e rapina in concorso.
Ancora aperta la caccia al terzo uomo che la notte dell’aggressione ha svolto il ruolo di palo. Per quanto riguarda il malcapitato, invece, la polizia è entrata in contatto con i servizi sociali perché il 41enne romeno dalla storia complicata possa avere un aiuto.