Pioggia e vento forte, alberi caduti e disagi

Decine di chiamate ai vigili del fuoco. Il climatologo Ravaldi: "Falde ancora in sofferenza, da domani temperature in rialzo"

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di Marco Signorini

Prima il vento forte, poi la pioggia che, con intensità diversa a seconda delle zone della città, è caduta da inizio mattinata fino a circa mezzogiorno. La breve ondata di maltempo è fortunatamente transitata da Imola e circondario senza lasciare particolati strascichi, anche se i vigili del fuoco sono stati chiamati a una mattinata di intenso lavoro a causa dei problemi provocati dal vento. Grossi rami caduti a terra tra centro e periferia, cartelli divelti e antenne pericolanti i motivi più frequenti delle telefonate al distaccamento dei caschi rossi. Dalla via Selice al circolo tennis Cacciari dove i pompieri sono giunti sul posto per rimuovere un grosso albero finito su un campo di terra rossa.

L’effetto di una rapida burrasca con raffiche di vento che hanno raggiunto i 40 chilometri orari a Sesto Imolese, i 45 a Montecatone e i 49 a Ponticelli.

"Un breve passaggio perturbato che non è servito certo a ripianare il deficit pluviometrico che dura da inizio anno – spiega il climatologo Fausto Ravaldi –. Certamente un piccolo aiuto per le falde che restano comunque in sofferenza dopo lunghi mesi di siccità e temperature oltre la media".

Prendendo come spunto la stazione meteorologica dello Scarabelli emerge infatti che, da inizio anno, la pioggia caduta ammonta a 420 millimetri. Numeri che, se non dovessero cambiare da qui a fine dicembre, farebbero del 2022 l’ennesimo anno siccitoso, il terzo consecutivo. Ammontano infatti a 524 i millimetri di pioggia caduti nel 2021, poco più dei 520 del 2020. Niente a che vedere con gli 812 caduti nel 2019 e alla media dei 783 all’anno.

Insomma, per rientrare nella norma, servirebbe un autunno piuttosto piovoso, il contrario di quanto, purtroppo, sembrano ’intuire’ i modelli matematici a cui fanno riferimento i climatologi.

"Le previsioni a lungo termine non sempre sono affidabili – spiega però Ravaldi –. Guardando però al futuro prossimo, cioè alla settimana che inizierà, possiamo però dire che il bel tempo la tornerà a fare da padrone grazie al ’gioco di squadra’ di tre anticicloni: l’africano, il siberiano e quello delle Azzorre. Saranno comunque giornate più miti anche se, nelle ore di maggiore irraggiamento solare, potremmo tornare a sfiorare i 29-30 gradi".

Insomma, i 13-14 gradi di ieri sono stati semplicemente un assaggio del vero autunno che, per ora, non sembra intenzionato a fare troppo sul serio.