"Piscine, il problema resta il caro-bolletta"

I gestori delle strutture sono concordi: "Le nuove regole su Green pass e mascherina snelliscono le procedure, ma la piaga è un’altra"

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Da una parte l’arrivo della bella stagione. Dall’altra lo stop alla richiesta del Green pass e all’obbligo della mascherina per l’accesso. Cambia lo scenario anche negli impianti natatori della città, già alle prese con il conto alla rovescia che sfocerà in un’estate di ripartenza. Vera. Unica tegola? Il caro bollette. "Dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni non ho notato grandi cambiamenti in termini di afflussi – spiega Lorenzo Muscari, direttore di Geimsdue che gestisce le vasche comunali dell’impianto sportivo Ruggi di Imola –. Anche l’esibizione del Green pass era diventata un’abitudine per l’utenza. Sono ancora molti i fruitori che indossano sul viso la mascherina dentro alla struttura. Sintomo di attenzione alla sicurezza e riguardo per la salute".

Diverso il discorso sul tema dei rincari dei costi energetici: "Una piaga che non ci molla, con crescenti difficoltà sulla liquidità – analizza –. Sottoporremo presto all’amministrazione comunale il problema per vagliare le possibili soluzioni. Un appiglio arriva dal calendario che, diretto verso la stagione estiva, riduce qualche consumo". E maggio fa rima con l’avvio dell’attività nelle vasche all’aperto: "Apriremo il prossimo 28 maggio per essere a pieno regime già per la festa del 2 giugno – anticipa Muscari –. Logistiche d’ingresso senza particolari restrizioni. Stop al rilevamento della temperatura, alla compilazione dell’autocertificazione ed alla richiesta del Green pass. Distanziamento lasciato al buon senso dei clienti. Con il meteo dalla nostra parte, sarà davvero una bella estate".

Confermate, invece, le logistiche sulla distribuzione degli spazi affinate dopo il Covid.

"Le attività organizzate, come i corsi e la maggior parte dell’agonistica, saranno convogliate dentro la piscina coperta – specifica il direttore –. Quella esterna, invece, strizzerà l’occhio al relax del pubblico. Una divisione che mette tutti d’accordo. Le persone avranno a disposizione, quindi, un’ampia area per godere di una meravigliosa isola verde nel centro della città".

Capitolo Ortignola: "E’ ancora presto per fare un bilancio numerico sugli effetti delle nuove regole – chiarisce Paola Lanzon, presidente della società Deai, al timone della struttura –. Tante telefonate ricevute per informazioni sulle modifiche introdotte ed il piacere di rivedere alcune persone sparite dai radar da tempo". Procedure più snelle. "Abbiamo tolto il tornello elettronico e la zona triage all’ingresso – specifica –. Ridimensionata anche la mole della disinfezione obbligatoria che, in un impianto natatorio, è comunque una prassi collaudata".

Fedeli alle mascherine: "Noi le usiamo di continuo e anche l’utenza ha assimilato senza problemi un’abitudine, giustamente, consolidata – ragiona la Lanzon –. Bollette? Assenti gli interventi pubblici. Ad oggi siamo lasciati soli. Zero supporti per i danni da Covid e per contrastare gli aumenti energetici".

E il futuro ha le sembianze di una medaglia dalla doppia faccia: "A queste latitudini, con vasche coperte, l’estate è un periodo tranquillo – conclude –. Abbiamo inaugurato il bar esterno e puntiamo forte sul parco giochi bimbi e sulla moderna area cani. Cerchiamo di sfruttare al meglio gli spazi disponibili a cielo aperto".

Mattia Grandi