MARCO
Cronaca

Più turismo per la crescita del territorio

Imola e la Bassa offrono storia, cultura e natura come mete turistiche uniche in Italia. Bisogna sostenere le strutture esistenti e aiutare chi vuole lanciarsi nel settore dell'accoglienza. Per non rimanere indietro, occorre rimarginare le ferite dell'alluvione e promuovere il territorio in Italia e all'estero.

Marco

Signorini

Imola, la Vallata ma anche i paesi della Bassa, per storia, cultura e natura, rappresentano mete turistiche sempre più apprezzate, in tutti i periodi dell’anno. Insomma, è ora di cominciare a ’slegare’ gli afflussi turistici dagli eventi in Autodromo e dalle manifestazioni fieristiche della vicina Bologna che contribuiscono spesso a ’dare ossigeno’ alle nostre strutture. Insomma, occorre sostenere nei fatti le strutture già esistenti che intendono rinnovarsi, ma aiutare concretamente anche chi vuole lanciarsi nel settore dell’accoglienza, dalla ristorazione ai pernottamenti.

Ecco perché non bisogna perdere nemmeno un istante per rimarginare le profonde ferite al territorio provocate dall’alluvione dello scorso maggio. C’è bisogno di una viabilità all’altezza e di sentieri puliti e percorribili perché buona parte di chi decide di fare tappa nel nostro territorio, lo fa per sport e natura.

Non possiamo assolutamente rischiare di rimanere indietro perché poi sarà molto difficile se non impossibile recuperare il terreno perso.

Siamo la terra della frutta, del buon vino, dei garganelli e di tante prelibatezze uniche in Italia. Abbiamo la Rocca sforzesca e borghi incantevoli come quello di Dozza. Organizziamo eventi e iniziative culturali d’eccellenza come il Baccanale, per non parlare della grande musica.

Ecco perché dobbiamo credere in noi stessi ed essere consapevoli che si può fare molto di più facendo squadra e promuovendo il territorio in Italia e soprattutto all’estero.

Se sapremo farlo il vantaggio sarà per tutti perché con il turismo è l’intero territorio ad acquistare valore, comprese le case in cui ciascuno di noi abita. Insomma, questi territori, che accolgono anche eccellenze industriali di prim’ordine, meritano di restare in vetrina.