Ponte di Molino Nuovo, i lavori si avvicinano

Chiusa la conferenza dei servizi, ora il progetto avrà la strada spianata. L’assessore Bondi: "Cantieri previsti a primavera"

È più vicino il nuovo ponte di Molino Nuovo. Nei giorni scorsi si è chiusa la partita della conferenza dei servizi, con il recepimento delle osservazioni: il progetto del ponte, ora, può procedere lungo un percorso che dovrebbe essere rettilineo fino all’affido dei lavori. Il condizionale resta d’obbligo, visto che nell’assemblea pubblica del 2020 alla presenza dell’assessore regionale alla Difesa del suolo e della Protezione civile Paola Gazzolo e a quella dei due sindaci di Castel San Pietro Fausto Tinti e di Casalfiumanese Beatrice Poli, si annunciò l’intenzione e l’obiettivo di arrivare alla pubblicazione della gara entro la primavera dello stesso 2020 per poi realizzare l’opera entro la prima metà del 2021.

Di acqua sotto il ponte che non c’è più dal 2017 ne è nel frattempo passata, così come è passata, nel frattempo, anche l’ondata della pandemia che certo non ha facilitato l’accelerazione del progetto. Ora, spiega l’assessore e vicesindaco Andrea Bondi, il passaggio prossimo sarà "la stipula della convenzione tra i due Comuni", con uno dei due enti che delegherà all’altro la gestione amministrativa. Saranno gli uffici dei due comuni, poi, ad approvare l’esecutivo, ultimo passo prima di arrivare alla pubblicazione della gara d’appalto per un’opera monstre che sfiora i due milioni di euro (per la precisione 1 milione e 995 mila euro).

"L’obiettivo – spiega Bondi –, è quello di concludere questi passaggi entro la fine dell’anno, dunque con la pubblicazione della gara d’appalto compresa".

Per l’affidamento dei lavori, a quel punto, si può ipotizzare come data il primo bimestre del nuovo anno, mentre è probabile che per la partenza dei lavori, dovendo operare sull’alveo del fiume, si preferisca attendere il superamento della stagione invernale e avviare ruspe e mezzi in primavera. Il rifacimento completo del ponte è un’opera attesissima a Molino Nuovo, e non solo dai residenti della frazione. Come ammesso dal vicesindaco Bondi, "la possibilità di passare da una sponda all’altra risulta basilare anche per i diversi agricoltori che risiedono su una sponda e hanno il terreno sulla sponda opposta". Negli ultimi anni provvidenziali interventi di ripristino sono stati realizzati prima sul ponte della Mingardona e poi, pochi mesi fa, su quello di San Martino, gli altri due ponti della vallata del Sillaro. Ma l’intervento più imponente e più oneroso, quello di completo rifacimento, riguarda proprio il ponte di Molino Nuovo.

Claudio Bolognesi