Portate pazienza Non possiamo fare più di così

Migration

Angelo

Conti*

Solo il senso civico verso gli altri può permetterci di convivere con il virus che vediamo non è solo invernale. I medici di famiglia, spesso sono soggetti a segnalazioni perchè non rispondono a tutte le telefonate. Occorre collaborazione, in quanto ogni giorno ogni medico, nell’Ausl di Imola siamo circa 90 – ha 3–4 nuovi casi quotidiani, significa 90x4 al giorno, ovvero in media oltre 300 casi. Personalmente lavoro dalle 8 alle 10 per mail e telefonate, poi inizio le visite per appuntamento e vedo qualche urgenza non prevista, questo fino alle 12 poi un’altra ora per mail e richiamare telefonate non evase. Mi fermo dalle 13 alle 14 e nuovamente in ambulatorio, fino alle 16 per mail e telefonate. Dopo nuovamente appuntamenti, questo tranne una mezza giornata che scelgo settimana per settimana per visite domiciliari programmate, termino le visite alle 19 poi fino alle 20 mail e telefonate non evase. Quando sono a casa e il sabato e domenica qualcuno telefona e scrive mail comunque. I medici che vanno in pensione si fatica a sostituirli perchè ci sono pochi medici e crescono i carichi di lavoro per quelli in servizio.

Potrei scrivere per ore sui disagi di questa pandemia, ma termino invitando al senso civico verso gli altri e le persone più deboli per età o patologia: dobbiamo vaccinarci, dobbiamo usare protezioni negli ambienti chiusi anche se non è obbligatorio, dobbiamo avere con noi disinfettanti per lavarci le mani spesso, dobbiamo stare isolati se malati, quando socializziamo limitare al minimo le distanze sotto il metro, stare lontani e meglio se siamo all’aperto. Solo così possiamo convivere con questo virus. Tutti credono di essere immuni e più furbi degli altri, difetto italiano, ma di virus ancora si muore e si muore male. Collaborate con i medici e portate pazienza, stiamo lavorando al nostro massimo possibile.

*medico di famiglia