
L’assessora al Turismo e i dati in crescita: "Imola riesce a riempire le strutture anche con eventi più piccoli"
La soddisfazione per il buon inizio di 2025, l’attesa per il "picco di presenze" a luglio grazie ai concerti di Max Pezzali e AC/DC e, in prospettiva, la necessità di "lavorare per non abbassare l’asticella" vista l’assenza ormai quasi certa del Gp di F1 nel 2026. L’assessora al Turismo, Elena Penazzi, che ha anche le deleghe all’Autodromo e ai Grandi eventi, inquadra così i dati snocciolati l’altro giorno dalla Regione sulle presenze nelle strutture ricettive della città da gennaio ad aprile.
Assessora Penazzi, dopo i segni meno di inizio 2024, ora da Bologna parlano di un aumento del 4,1% degli arrivi (29.299 in totale) e del 3,2% dei pernottamenti (79.161) nei primi quattro mesi di quest’anno tra hotel, B&B e case vacanze. Sono numeri che rispecchiano le rilevazioni interne del Comune?
"Penso siano anche in difetto. Lo scorso anno avevamo 52 strutture che non comunicavano i dati, dopo il grande lavoro fatto nel corso dei mesi credo saremo a scesi a 30-40; ma non meno di quelle. Per il resto, il dato è sicuramente positivo. E si commenta da solo. Di sicuro, rispecchia più questo la realtà che vediamo rispetto a quello dello scorso anno".
Le ragioni di tale crescita?
"Per quanto riguarda il boom dell’extra-alberghiero, c’è un chiaro trend nazionale che si riflette in maniera forte sul locale. Ci sono tante strutture con un numero significativo di camere che aprono una posizione fiscale per fare ricettività solo per un periodo dell’anno, magari per Formula 1 o concerti. È una cosa che qui stiamo avvertendo molto".
Gli affitti brevi portano via alloggi preziosi per il mercato ‘normale’ in cui le famiglie faticano a trovare casa.
"Quello è palese. Sono appartamenti trasformati in B&B anziché essere destinati a quegli affitti lunghi tanto richiesti. Il tema della casa preoccupa, qui come altrove; ma è difficile pensare di arginare un fenomeno così a livello locale. E poi, dall’altra parte, c’è invece il discorso dell’overtourism: durante i grandi eventi, Imola non ha abbastanza ricettività; e non ce l’avrà mai. Così vista la richiesta abnorme, tanti in occasione delle manifestazioni dormono lontano da qui. È complicato tenere insieme le due cose".
Il mese più affollato è stato aprile, che con oltre 8.700 arrivi (+4,6%) e 23.920 pernottamenti (+8,2%) ha registrato una crescita nonostante il Wec sia sceso dalle 73mila presenze nei tre giorni del 2024 alle 65mila di quest’anno...
"È il discorso che facevo prima. La saturazione nelle strutture di Imola c’è stata, si saranno riempite un po’ meno quelle di Bologna e provincia...".
Quali obiettivi per la seconda parte del 2025?
"Con eventi come i due concerti estivi si prospettano grandi numeri. E certamente alzeremo la quota estiva degli ultimi anni. Nonostante i treni speciali, in tanti si fermeranno qui a dormire e avremo un picco dei pernottamenti. Ma ci aspettiamo di andare molto bene anche a settembre".
Si rischia un crollo di presenze nel 2026 senza il Gp di F1?
"Magari non ci sarà quello, ma arriverà qualcos’altro. Sempre tornando all’inizio, Imola riesce a riempire le strutture anche con altri eventi più piccoli. Lavoriamo per ospitare manifestazioni alternative. E per non abbassare l’asticella alzata in questi anni continuando ad attrarre tanti visitatori anche in futuro".