Imola, 9 settembre 2023 – Il metallo delle tenaglie luccica sotto il sole e il rumore della catena spezzata taglia il silenzio al passare della volante. La polizia coglie praticamente sul fatto l’aspirante ladro di una bici elettrica infilata nella rastrelliera in via Cavour, a pochi passi da Santa Caterina: lui ne inforca un’altra e poi scatta l’inseguimento. Un inseguimento che porterà a una doppia denuncia per traffico di due ruote rubate.
Ma torniamo all’uomo in fuga: si infila per el stradine del centro, braccato dagli agenti del commissariato, in capo al dirigente Luciano di Prisco. Il macedone, 32 anni e diversi precedenti per reati contro la persona, viene fermato (mentre si dirige a casa di un amico) nell’androne di un palazzo in zona San Domenico e denunciato per tentato furto aggravato (nel frattempo viene riconsegnata la bici elettrica al legittimo proprietario, rintracciato in chiesa dai poliziotti)
E qui gli agenti scoperchiano il vaso di Pandora. Nell’atrio vengono trovati: una bici elettrica (con denuncia di furto da parte del proprietario), un monopattino elettrico (anche questo denunciato, ma ai carabinieri), e altre cinque bici, per le quali è stato impossibile trovare il proprietario, proprio perché nessuno si è rivolto alle forze dell’ordine per renderne nota al scomparsa.
Pubblichiamo oggi sul nostro giornale le foto delle biciclette ancora senza un padrone. "Chi dovesse riconoscere il proprio mezzo – spiegano dalla polizia –, per riaverlo, dovrà recarsi al commissariato di polizia in via Mazzini 52.
Quanto all’amico, cioè il ’ proprietario’ della casa nel cui androne era nascosto il ’bottino’, un italiano di 35 anni con diversi precedenti specifici, è stato denunciato per ricettazione: non ha saputo spiegare come si era procurato le sei biciclette e il monopattino elettrico.