Si infiamma nuovamente la polemica sulla piscina di Castel San Pietro, su quella attuale e su quella che verrà. Ad accendere la miccia sono Luca Morini e Giovanni Bottiglieri di Prima Castello, che puntano il dito contro l’attuale Giunta, partendo da quello che definiscono "l’ultimo atto di una vicenda oscena che, oltre a far registrare la chiusura definitiva della piscina comunale, si sviluppa anche con il ‘benservito’ a Sogese e al suo personale, personale che per molti anni, tra mille difficoltà, ha garantito un servizio più che adeguato, gestendo la struttura sempre con cordialità, dedizione e grande competenza".
Imperdonabile secondo il gruppo d’opposizione che "questa amministrazione, così come le precedenti, nonostante fosse ben conscia che la struttura non rispondesse più ai requisiti di sicurezza, di risparmio energetico e di accessibilità, non abbia messo in atto i provvedimenti necessari per porre rimedio, continuando a stipulare contratti di gestione dell’impianto, sottacendo, o non rilevando adeguatamente, le enormi carenze edilizio-impiantistico che, inevitabilmente, se non oggetto di mirati interventi di recuperovrebbero portato alla chiusura dell’impianto natatorio".
E se questo è il passato prossimo dell’impianto, sul futuro Prima Castello sbandiera "in primis i costi di gestione del prossimo triennio, che ammonteranno a circa un milione e mezzo di euro, e questo grazie ad un precario impianti energivoro con poca utenza che produce costi di gestione sproporzionati".
L’ultimo attacco frontale i due consiglieri lo indirizzano sull’approvazione della delibera a fine settembre che prevede l’individuazione della nuova piscina nell’area Casatorre. "L’amministrazione parte con una nuova consistente iniziativa economica, acquisto area più costruzione di altra piscina ex novo, pur senza aver mai minimamente percorso i normali itinerari valutativi che vengono posti in essere da amministrazioni oculate in situazioni analoghe – accusano – . Perché non si è mai provveduto ad acquisire un’approfondita relazione tecnico finanziaria, finalizzata alla comprensione esatta dei costibenefici, tramite la comparazione delle due soluzioni progettuali-realizzative, ovvero: riqualificazione dell’immobile esistente, anche tramite demolizione ed integrale ricostruzione o nuova costruzione in altro luogo?", chiude domandando il gruppo d’opposizione.
Claudio Bolognesi