Primo giorno di scuola Medicina, caos davanti alle elementari

Gruppi di genitori e bimbi in attesa ai cancelli, scattano le proteste. La preside: "Le famiglie sono arrivate troppo presto"

ll caos formatosi all’esterno dell’elementare Zanardi di Medicina

ll caos formatosi all’esterno dell’elementare Zanardi di Medicina

Imola, 15 settembre 2020 - Mentre a Imola è sembrato andare tutto liscio, nel primo giorno di scuola post-Covid a Medicina ci sono stati alcuni intoppi. Nella città ex zona rossa, duramente colpita dalla pandemia, "Il sistema va rodato. Certo è che abbiamo messo on line la circolare, l’abbiamo inviata per mail a tutti, scaglionato orari e ingressi, ma se i genitori arrivano prima e non riescono a giostrarsi … Sono abituati in modo diverso". Parole che forse scateneranno polemiche, quelle di Loredana Bilardi, preside dell’Ic di Medicina sommersa da un mare di critiche dai genitori dei 400 bimbi dell’elementare Zanardi per una prima campanella molto caotica e anche ben affollata. In rete ci sono post al vetriolo. "Una roba fantozziana". "Grottesco". E così via.

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"Me se i genitori non riescono a tenere le distanze ... Il tutto è accaduto fuori dalla scuola – spiega la preside in una sorta di giustificazione-scaricabarile – Dentro ha funzionato tutto alla perfezione. Se fissiamo l’ingresso alle 8.25 e i genitori arrivano alle 8.15 …. Le maestre si sono presentate puntuali ai cancelli per chiamare le loro classi", ricorda la preside. Ovvio "tutto è perfettibile: sto facendo un briefing con i capo-plessi per rilevare le criticità", ma occorre più collaborazione da parte di tutti. Solo insieme ce la si può fare". E comunque, osserva la dirigente, "al Comune, nei giorni scorsi, ho chiesto di inviarmi una pattuglia di vigili e di volontari per gestire la meglio la situazione. Non ho visto nessuno".

Versione non confermata da un papà lì presente. "Ho visto una pattuglia di vigili e anche i volontari dell’associazione degli ex Carabinieri. Il problema comunque si sarebbe risolto velocemente se fossero stati aperti i cancelli e i punti di raduno fossero stati stabiliti nel parco della scuola e non sulla strada dove, oltretutto passano le auto".

Tornando a Imola, da segnalare che proprio per sorvegliare il regolare ingresso e la successiva uscita dalle scuole sono stati messi in campo, oordinati dal servizio di Protezione civile del Comune di Imola su richiesta di alcuni comprensivi, una cinquantina di volontari, in ausilio al personale scolastico. Hanno svolto un ruolo di informazione per la gestione degli ingressi a scuola secondogli indirizzi dati loro dal personale scolastico stesso. A richiedere la loro presenza, in particolare sono stati l’IC2, IC6, IC7; a dare ausilio i volontari delle associazioni Cai, Croce Rossa Italiana, Cgam, associazione Cb, Avod e Anteas. Alcune scuole hanno richiesto questo servizio anche per oggi. A proposito di logistica e assembramenti, il candidato sindaco Andrea Longhi (Valori Comuni) sollecita un riesame del servizio, visto che il trasporto scolastico così come concepito ora comporta anche lunghe attese per i rientri a casa.