Profughi ucraini in Italia, corsa agli aiuti della croce rossa

Il comitato locale e il Mercatino raccolgono vestiti, farmaci e libri nelle sedi di via Meloni e via Serraglio. C’è anche lo Sportello sociale

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La tragedia della guerra in in Ucraina ha innescato anche la progettualità del comitato di Imola della Croce Rossa Italiana. Una realtà abituata a scendere in campo in prima linea quando si tratta di quadri emergenziali.

"Il momento è davvero difficile perché nega, minuto per minuto, quello che per noi è il primo principio: l’umanità", esordisce la presidente Fabrizia Fiumi. Dalle parole ai fatti il passo è breve. Il comitato imolese dell’organizzazione di volontariato si muove su due piani: quello internazionale e quello nazionale della Croce Rossa, entrambi presieduti da Francesco Rocca.

Via libera alla raccolta fondi tramite Sms, con numero solidale 45525, o mezzo bonifico con beneficiario Associazione della Croce Rossa Italiana ODV e causale ‘Emergenza Ucraina’ (Unicredit SPA – Iban IT93H0200803284000105889169 – Bic swift UNCRITM1RNP).

Ma non è tutto. In questi giorni verrà dato spazio ad una raccolta di farmaci secondo le richieste giunte dalla Croce Rossa Ucraina. Un’operazione coordinata dalla sezione regionale della Cri con punti di riferimento nelle farmacie del territorio. A quest’ultime, infatti, verrà inoltrato l’elenco dettagliato del materiale da raccogliere in collaborazione con la delegazione imolese dell’Unicef.

"In ambito territoriale lavoreremo in rete con l’amministrazione circondariale, comunale e con le altre associazioni di volontariato locali – specifica la presidente –. Le scelte verranno concordate attraverso il ‘Tavolo Ucraina Imola’". Un organo ora concentrato sull’accoglienza e sull’ospitalità dei profughi in fuga dalla patria bombardata. A tal proposito, inoltre, il comitato imolese si rende disponibile alla fornitura di vestiario e materiale sanitario di contrasto al Covid alle persone in arrivo sul territorio. Attivo anche lo Sportello Sociale per l’assistenza relativa alle pratiche di accoglienza. Non solo. La Cri sosterrà i nuclei familiari che hanno presentato la dichiarazione di ospitalità e terrà un registro aggiornato delle famigliepersone che ne usufruiranno.

Potenziato anche il sistema di raccolta di vestiario nuovo o in buono stato. Dagli indumenti puliti, con particolare attenzione all’abbigliamento per donne e bimbi di tutte le età, ai giocattoli. Senza dimenticare libri per bambini, materiale scolastico, farmaci, medicazioni e disinfettanti per uso personale e familiare da consegnare alla sede di via Meloni 4 e al mercatino di solidarietà di via Serraglio.

I volontari forniranno aiuto anche alle attività di No Sprechi che si farà carico della raccolta e della distribuzione dei viveri. Attivati anche gli operatori Rfm (Restoring family links) per i ricongiungimenti familiari e il servizio psicosociale per sostenere persone e famiglie. "I bisogni sono molteplici e aumenteranno sempre di più – conclude la Fiumi –. Si stanno organizzando anche missioni umanitarie in partenza dalla nostra regione per raggiungere i confini ucraini o i corridoi umanitari".

red. cro.