Imola, ecco i soldi per i profughi

Arrivano 730mila euro dal Ministero. Sono i fondi Sprar 2018

Profughi in cerca di speranza

Profughi in cerca di speranza

Imola, 9 luglio 2018 - Settecentotrentamila euro, messi a disposizione dal ministero dell’Interno, per far ripartire l’accoglienza profughi sul territorio fino a fine anno.

E’ il nuovo Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), al via in questi giorni tra Imola e Castel San Pietro. Un piano che, sotto la gestione del Circondario, andrà avanti fino al 31 dicembre 2020 (salvo proroga tecnica di ulteriori sei mesi).

Il progetto ha radici profonde. E’ del marzo 2017, infatti, la decisione della Conferenza dei sindaci dell’ente di via Boccaccio di dare mandato ai propri uffici di ampliare il vecchio progetto di accoglienza Sprar, che rappresenta una grossa fetta dell’intera rete di accoglienza sul territorio, in modo da «raggiungere gradualmente l’ordine di grandezza indicato dall’attuale Piano operativo ministeriale».

A settembre dello scorso anno, il Circondario ha così presentato al ministero dell’Interno la proposta progettuale per accedere al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

E l’istanza è stata accolta nei mesi scorsi dal Viminale per complessivi 139 posti d’accoglienza sull’intero territorio dei dieci comuni. A quel punto è partita la gara per l’affidamento dei servizi relativi però solo a 119 richiedenti asilo, con gli ulteriori 20 posti di accoglienza in famiglia rimandati alla definizione di Linee guida nazionale, così come richiesto dal ministero dell’Interno. Ed eccoci  dunque all’assegnazione dei bandi, che si sono chiusi nei giorni scorsi. I servizi, operativi dall’1 luglio se li sono aggiudicati tutte realtà piuttosto conosciute e già da tempo attive nel settore.

Due lotti sono andati alla cooperativa ferrarese Camelot, che oltre a occuparsi del coordinamento amministrativo e della rendicontazione del progetto, gestirà quattro immobili nel comune di Imola; uno a testa per il consorzio bolognese di cooperative sociali L’Arcolaio (cinque appartamenti in via Malvezza, a Castel San Pietro), l’associazione Trama di Terre (alcuni spazi riservati alle donne) e il consorzio di cooperative sociali Solco, che porterà avanti i suoi progetti di accoglienza a Fabbrica e Osteriola.

Per il solo 2018 (dall’1 luglio al 31 dicembre) la spesa complessiva per il Circondario è di 730.664 euro, finanziata come detto con risorse del Viminale, e così suddivisa: 253.736 euro a Camelot; 119.232 euro a L’Arcolaio; 225.216 euro a Trama di Terre; 132.480 euro a Solco. Nel complesso, vale a dire dall’1 luglio 2018 al 31 dicembre 2020, il progetto Sprar del Circondario imolese vale 3 milioni 636.465 euro. Più altri 718.751 euro in caso di proroga tecnica di sei mesi.