Pronti 300mila euro per gli ultimi "Contrastare la povertà estrema"

Fondi per potenziare il progetto di Circondario e Asp, in città 130 persone vivono sulla strada. Il sindaco Panieri: "Vogliamo fornire alle persone le opportunità per crearsi un nuovo percorso di vita"

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Tra le 125 e le 130 persone vivono in strada a Imola. È la stima del Circondario, che ha presentato ieri il potenziamento del progetto ‘Sulla grave marginalità: tutela e umanità’, possibile grazie a nuovi finanziamenti ministeriali e locali per complessivi 280mila euro. Il piano è sviluppato dall’ente di via Boccaccio assieme all’Asp e a un raggruppamento temporaneo di imprese composto da Solco, associazione Santa Maria della Carità (ente gestore della Caritas) e Croce Rossa Italiana.

Le attività sono partite nel 2019. Inizialmente è stata avviata la struttura del Rifugio Notturno, ovvero il Rifugio Casa Sofia, in locali del Comune, gestiti da Area Blu che li ha concessi in locazione all’Asp. Qui trovano posto fino a 22 persone, che possono rimanere dalle 19 alle 8 del mattino successivo, potendo contare oltre che su un posto letto, anche sulla cena e sulla colazione. Nel 2021 sono state 47 le persone che ne hanno usufruito. A questa esperienza si affiancano quelle, sempre avviate dal 2019, della Casa Santa Chiara, che ospita fino a nove donne senza dimora, e Casa Noè, che ospita fino a 11 uomini senza dimora, con tempi medi di accoglienza attorno ai sei mesi, per essere poi accompagnati verso un percorso di autonomia.

A monte di tutto questo, c’è il lavoro fatto dalle unità di strada della Croce Rossa, attive la notte, che nel 2021 sono entrate in contatto con 127 persone, oltre a quello svolto di giorno dalle equipe territoriali dell’Ausl. Dopo questa prima fase di contatto, si sviluppa l’accoglienza nelle strutture suddette, per poi attivare programmi di accompagnamento perso un nuovo percorso di vita. Come già accennato, si stima che a Imola, complessivamente, siano 125130 le persone senza fissa dimora, in aumento in conseguenza della pandemia. La Croce rossa ha contattato in strada 80 nuove persone nei primi dieci mesi del 2022.

Ora, grazie a un ulteriore finanziamento nazionale di quasi 200mila euro, sarà possibile prolungare l’attività del Rifugio anche in orario diurno per offrire alle persone accolte maggiore stabilità. Tutto questo grazie anche a un fondo di 80mila euro stanziato dall’Asp.

Il progetto ‘Sulla grave marginalità: tutela e umanità’, con il Rifugio h24 rappresenta il preludio in attesa di aver una vera e propria ‘Stazione di Posta’ finanziata nell’ambito del Pnrr nella quale questa attività diurna troverebbe più completa strutturazione, per rendere ancora più efficaci i servizi di accoglienza in favore della grave marginalità estrema. Il Pnrr ha finanziato l’intervento per un milione, con la compartecipazione di 90mila euro da parte del Circondario. Altri 275mila euro, sempre dal Pnrr, sono stati ottenuti per realizzare a Casalfiumanese una struttura di housing temporanea, articolata in 56 alloggi per ospitare altrettante famiglie. Entrambi gli interventi dovranno essere completati entro la fine del 2026.

"Il nostro agire deve partire dai principi di umanità e solidarietà, per contribuire non solo ad accogliere le persone, ma anche a fornire loro le opportunità per crearsi un nuovo percorso di vita, dando loro la possibilità di rimettersi in gioco, cosa che in alcuni casi è avvenuta in questi anni – ricorda il sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario –. Questa azione si inserisce all’interno di un progetto più ampio, che coinvolge anche i quartieri e che vuole costruire un approccio culturale al tema. Proprio il lavorare in rete, con i soggetti ben inseriti nel territorio, ci consente di far emergere le criticità che sono nell’ombra".