Imola, denuncia il pusher e lo fa arrestare. "Mi ha preso metà della droga"

Dozza, la lite con lo spacciatore. Segnalato anche l’acquirente

A cogliere il litigio fra i due uomini sul fatto sono stati i carabinieri della stazione  di Dozza

A cogliere il litigio fra i due uomini sul fatto sono stati i carabinieri della stazione di Dozza

Dozza (Imola), 18 novembre 2018 – È stato arrestato per spaccio e pure accusato dal suo ‘acquirente’ di avergli rubato metà della droga che gli doveva. È finito nei guai M. M., un uomo di 56 anni con precedenti di polizia, che nel primo pomeriggio di venerdì è stato sorpreso dai carabinieri della stazione di Dozza mentre vendeva cocaina nel parcheggio di un bar del posto. A riceverla era un altro quarantenne del luogo, ampiamente noto alle forze dell’ordine imolesi come consumatore abituale di sostanze stupefacenti – difatti anche questa volta è scattata per lui segnalazione alla Prefettura di Bologna, come assuntore –; proprio quest’ultimo, alla vista dei carabinieri, ha accusato il pusher di avere consumato una parte della droga che gli doveva e di cui avevano già pattuito l’acquisto.

Tutto succede nel giro di poche ore. I due uomini sono avvistati dai carabinieri mentre sono intenti allo scambio, attorno alle 14. Un’operazione che avviene in due momenti distinti, uno di contrattazione e uno di effettivo scambio. Alla vista dei carabinieri, lo spacciatore tenta immediatamente di darsi alla fuga, ma senza successo. I carabinieri riescono a fermarlo e ad arrestarlo.

Nel frattempo scatta l’ulteriore discussione sul presunto consumo del pusher della sostanza che doveva all’altro. Una circostanza del resto smentita dalla difesa del 56enne, che ha provato come il pusher attualmente prenda regolarmente medicinali incompatibili con l’assunzione di cocaina, dato che il mix delle due sostanze avrebbe effetti collaterali gravissimi.

Il cinquantaseienne, si è detto, è finito dapprima in manette per spaccio di sostanze stupefacenti ed è stato posto agli arresti domiciliari in casa propria; poi, dopo la direttissima avvenuta ieri mattina, in cui il pusher ha chiesto il rito abbreviato, il giudice ha disposto per lui dieci mesi di reclusione e il pagamento di una multa di 1.600 euro, con la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla stazione dei carabinieri di Castel Guelfo in giorni e orari compatibili con il suo orario di lavoro.