Quando il sedano dichiara guerra alla lasagna

Verdure fondamentali per una dieta salutare, ma quanto è difficile rinunciare al bis di pasta. Cronaca dalla mensa scolastica

Quando il sedano dichiara guerra alla lasagna

Quando il sedano dichiara guerra alla lasagna

Dalla mensa della scuola Marconi si sentono strane voci, il cibo inizia a borbottare. Avviciniamo l’orecchio al piatto e sentiamo il cibo che inizia a lamentarsi. Il cavolfiore dice: “Cosa vi ho fatto di male per non essere neanche guardato e messo al centro della tavola? Sono anche bello: assomiglio ad un bouquet di fiori! L’unica cosa positiva di tutto questo è che io e gli altri cavolfiori, così disposti, formiamo una meravigliosa torre di Pisa, colorata, bella e soprattutto commestibile!” Il sedano esclama, disperato: “Non voglio andare a finire in pattumiera!” Anche la bietola gli fa eco: “Perché la lasagna è così apprezzata e noi dopo un secondo diventiamo verdure sprecate?”. Interviene la mela: “Sapete, anche io non vengo mangiata poi tanto. Ma ti dico una cosa, cavolfiore, scommetto che la lasagna l’hanno mangiata tutti! Mmmh... cosa ne dici di allearci? Insieme formeremo un esercito imbattibile, come quello degli Assiri e degli Egizi. Avrà un unico scopo, cioè quello di distruggere tutti i cibi non salutari adorati dai bambini”.

Si intromette l’insalata “Ci sto anch’io! Solo, non voglio sporcare le mie bellissime foglie” aggiunge, con un tocco di vanità. In quel momento arriva la lasagna, anche lei piena di arie, avvolta in una lunga sciarpa di besciamella che le ricade intorno: “Che bel giorno ieri, tutti mi hanno mangiata e adorata!”. A questa uscita tutte le verdure si indispettiscono. Le carote affermano: “Noi saremo liete di combattere con cavolfiore e mela”. Arrivano le barrette al cioccolato che propongono: “Ehy, lasagna, io sospetto qualcosa. Facciamo una guerra contro i cibi non amati dai bambini?!”.

Scoppiò la battaglia! Sul tavolo della quarta!! Ma c’era qualche piccolo problema: le lasagne non riuscivano a correre perché erano troppo grasse e perdevano deliziosi strati, le barrette non riuscivano a combattere perché erano troppo alte e oscillavano da tutte le parti. Ad un certo punto arrivarono tre pacchetti di patatine rustiche, ma neanche loro erano ottime lottatrici perché si piegavano su sé stesse ad ogni colpo. Una lasagna ferita, all’improvviso domandò: “Ma... a che cosa serve la guerra???” A quel punto tutti si fermarono, sbalorditi, e iniziarono a riflettere... intervenne il sovrano dei cibi sani, sua maestà Il Cavolo Nero, ed esclamò: “Perché non proviamo a vivere in armonia, senza combattere?” Tutti gridano : “Siii”.

Un anno più tardi. La cuoca della mensa chiede: “Volete il bis di verdura?” I bambini rispondono: “Siiii!!” E le maestre: “Incredibile!”. Finalmente i bambini hanno capito che la guerra non serve a niente e che non tutti sono fortunati come loro: bisogna cercare di mangiare tutto. Senza dimenticare che le verdure aiutano a prevenire molte malattie e a concentrarsi e la frutta aumenta le difese immunitarie.

Classi 4ªAB

Scuola primaria Marconi