Quando il vino è amicizia Ca’ Lunga dona l’Albana con la firma di Piero Pelù

Il cantante ha autografato 100 bottiglie prodotte dall’azienda di Cassetta. Il ricavato della vendita sarà donato ai paesi della Vallata colpiti dalle frane.

Quando il vino è amicizia  Ca’ Lunga dona l’Albana  con la firma di Piero Pelù

Quando il vino è amicizia Ca’ Lunga dona l’Albana con la firma di Piero Pelù

di Mattia Grandi

Sono andate esaurite in meno di un giorno le cento bottiglie di Albana firmate dal rocker Piero Pelù per aiutare la vallata del Santerno. L’idea è venuta a Paolo Cassetta, titolare dell’azienda vitivinicola imolese Ca’ Lunga, che ha studiato un modo davvero originale per tendere la mano ai quattro municipi della collina alle prese con l’emergenza frane.

Proprio quei territori visitati una decina di giorni fa dal cantante che, dopo aver incontrato i sindaci a Borgo Tossignano e verificato di persona alcune delle criticità della zona, si è messo al lavoro con i volontari per ripulire l’area lungofiume del paese e una porzione della ciclovia del Santerno danneggiata dagli smottamenti. "Un gesto bellissimo che rimarca la sensibilità di un uomo dal cuore grande – commenta Cassetta –. Artista umile e disponibile come pochi. Non ha perso tempo e si è messo subito a disposizione della nostra terra ferita lontano dalle luci dei riflettori".

Pelù non si è tirato indietro neppure davanti ad una schiera di cento bottiglie di Albana di Romagna Ca’ Lunga – Solo Lei da autografare, una ad una, per raccogliere fondi.

"I miei vitigni, situati tra Imola e Castel Bolognese, non hanno avuto danni ma ci sono tanti agricoltori della vallata che hanno perso l’intera produzione – aggiunge Cassetta –. Così ho sottoposto allo staff di Pelù l’idea e me lo sono visto arrivare sotto il portico di casa".

Già, perché l’ex voce dei Litfiba, dopo aver spostato tronchi e raccolto arbusti sulle rive del Santerno, ha concluso la sua giornata imolese alla tenuta Ca’ Lunga.

"Quattro chiacchiere, un giretto tra i campi, una partita a carte insieme ai miei genitori e un buon bicchiere di vino. Sembravamo amici da una vita – svela Cassetta –. Il firma bottiglie è stato rapidissimo. Nel giro di mezz’ora tutti i pezzi sono stati autografati grazie all’aiuto della sua manager Valentina Parigi. Si vede che Piero ha la mano allenata con tutti i dischi che sigla ai fans".

Bottiglie, fino a qualche ora fa, alla portata di tutti. Ma, dopo che la storia è finita su Instagram, i pezzi sono letteralmente andati a ruba. "Con acquisti anche dall’Inghilterra e dalla Geramania – sottolinea Cassetta –. Ogni bottiglia era impreziosita dall’etichetta ‘Ca’ Lunga 4 Santerno Valley – La Romagna Non si Arrende’, dall’autografo originale di Pelù e da un led luminoso. La luce? Il nostro territorio ha bisogno di sole per scacciare il buio pesto delle scorse settimane. Ora bonificherò il ricavato sui conti correnti aperti dai comuni di Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio per fronteggiare l’emergenza". Un vino per ripartire. Acini d’uva duri come il rock. "Ci aggrappiamo alle eccellenze della zona perché, purtroppo, servirà tempo per ridare dignità all’Appennino – conclude Cassetta –. Dopo Pelù ci piacerebbe continuare l’iniziativa coinvolgendo un attore o uno sportivo di grido. La campagna benefica non deve fermarsi e le porte della mia cantina sono sempre aperte".