Raid in viale Cappuccini Danneggiate le auto

Durante la notte sono stati rotti i vetri dai vandali. La rabbia dei residenti . Uno dei proprietari: "Non hanno rubato nulla, le portiere non sono state aperte"

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C’è un tappeto di vetri infranti la mattina presto in viale Cappuccini. Gabriele Turrini, di professione fornaio, si è alzato presto come ogni giorno, trovando un cratere al posto del finestrino della sua Volkswagen. Stesse condizioni per altre "sei o sette auto con i vetri lato passeggero completamente distrutti", l’esito di una notte scellerata dopo l’incursione dei vandali. E’ un risveglio amaro per i residenti del quartiere, colpiti nella notte da una scia di danni.

"Non hanno rubato nulla dal mio abitacolo – prosegue il fornaio –, le portiere non sono state aperte, anche perché quando l’ho fatto io ciò che restava del vetro mi è crollato addosso".

L’uomo ha sporto subito denuncia alla polizia, "quella mattina c’era la fila", dice. Il fatto ricorda moto da vicino quanto accaduto qualche settimana fa, quando, fra alcune zone del centro e il quartiere Campanella, erano state danneggiate almeno sette auto, contando le denunce pervenute alla caserma dei carabinieri. In quel caso però, oltre ai vetri rotti, erano stati anche portati via i computer di bordo, gli schermi che nei veicoli più moderni includono autoradio e navigatore satellitare. I raid erano avvenuti in diverse zone della città, e questo farebbe pensare a un’azione compiuta da ’esperti’ del settore. Oltre alla Campanella infatti, episodi anche in via Molino Vecchio, via Emilia, via Pisacane e via Gioberti, tutte aree molto diverse tra loro, ma che non paiono avere un’intensa copertura dal punto di vista delle telecamere di sorveglianza.

Il caso dei Cappuccini però pare ben diverso, ma la rabbia non è minore. L’ipotesi è quella che si tratti di una bravata: "Qualche giorno fa – prosegue il residente –, sono stati abbattuti alcuni alberi, e le cataste di legna sono state lasciate in strada".

A questo punto, osservando i danni alle auto, a Turrini viene facile fare due più due: "Sopra il sedile, tra i vetri, ho trovato anche diverse schegge di legno, riconducibili appunto ai rami tagliati tempo addietro. Penso che qualcuno, nella notte possa essersi divertito, creando dei danni con quelle clave improvvisate, quasi solo per il gusto di farlo".

Il bilancio è pesante, basta fare due conti: in media, il costo per la sostituzione di un finestrino elettrico da auto si aggira intorno ai duecento euro. Moltiplicato per almeno sei veicoli, si supera facilmente il migliaio. E per lo sfortunato fornaio non è stato l’unico dispiacere della settimana: "A mia moglie hanno rubato pure la bici elettrica nuova nuova, ancora mai caricata. Le è bastato entrare un attimo dentro a un negozio per vederla sparire in pochi istanti".

Viale Cappuccini? Tutto sommato è tranquillo. "Nel tempo non mi era mai capitato di notare danni del genere", conclude Turrini mentre parcheggia l’auto in officina. Il vetro? Per ora sostituito con scotch e un telo in plastica.

Gabriele Tassi