Imola, cade grosso ramo all’asilo. I genitori: "Tragedia sfiorata"

Rabbia alla materna ‘Gasparetto’, ma Area Blu: "Albero controllato, evento imprevedibile"

Il grosso ramo caduto nel giardino delle Gasparetto

Il grosso ramo caduto nel giardino delle Gasparetto

Imola, 12 giugno 2019 - Natura morta. Dalle foglie si è passati ai rami, anche se l’autunno è finito da un pezzo. Dopo una primavera ‘rovente’ per le polemiche sull’erba alta, la natura non ha ancora finito di impensierire gli imolesi. In questo caso, a riaccendere la polemica, ci ha pensato il grosso ramo di un pioppo, caduto domenica - con tutta probabilità nella notte -, proprio nel giardino della scuola materna ‘Gasparetto’ a Zolino. «Ieri (lunedì, ndr) arriviamo a scuola e come per magia troviamo un enorme tronco d’albero - racconta preoccupato un genitore - . Il ramo - prosegue - è caduto vicino a uno scivolo; se tutto ciò fosse successo in una normale giornata di scuola, il fatto probabilmente si sarebbe tramutato in tragedia».

La fronda lunga diversi metri, che occupava almeno metà del cortile antistante la scuola, è stata poi rimossa nella giornata di lunedì. «La situazione va avanti ormai da 20 giorni - aggiunge il genitore -, quando abbiamo dovuto chiamare l’assessore alla scuola Claudia Resta per chiedere aiuto con Area blu, (l’azienda che gestisce il ’verde’ imolese). Abbiamo segnalato loro l’erba alta che infestava il cortile della scuola, tagliata dopo settimane, e gli alberi? Qualcuno aveva controllato il loro stato di salute?». Dal canto suo Area blu, fa sapere di aver eseguito già 3 abbattimenti di piante pericolanti nella materna di Zolino, che sarebbe quindi «ben monitorata. Nel dettaglio, il pioppo caduto - spiega l’azienda - è solo una delle 27mila piante censite singolarmente, a cui si aggiungono altre 14mila, gestite ’per gruppi’, vale a dire a ’macchie’, bochetti più o meno grossi, in base alla loro collocazione».

La pianta in questione, nella speciale ’classe di propensione al cedimento’ distribuita da Area blu su quattro livelli (a, b, c e d), occuperebbe il penultimo (il ’c’), dopo il quale c’è solo l’abbattimento. A seconda di questa speciale categorizzazione e dell’area in cui si trova l’albero c’è un programma di ricontrollo a cadenza annuale, oppure quinquennale. Nello specifico il pioppo incriminato, secondo Area blu era «da tenere sotto controllo con ispezioni annuali».

L’ultima l’8 agosto scorso, il ’tagliando’ periodico quindi, sarebbe arrivato fra pochi mesi. «Eravamo pienamente nei tempi previsti; purtroppo è un legno tenero quello del pioppo - spiega l’azienda -, e quindi evolve molto rapidamente se malato. Insomma, può succedere, ma è molto difficile da prevedere. Il ’rischio zero’ in questo campo praticamente non esiste, bisognerebbe probabilmente abbattere ogni albero, e questo non aveva dato alcun segno di cedimento. Dietro la manutenzione del verde c’è un equilibrio di un certo tipo da mantenere, e non è un compito facile».