Rapina simulata a Imola, ma l'insegnante aveva perso i soldi al gioco

Denunciato un giovane docente che aveva escogitato tutto per giustificare una richiesta di denaro ai genitori

Imola, insegnante simula una rapina (Foto d'archivio Torres)

Imola, insegnante simula una rapina (Foto d'archivio Torres)

Imola (Bologna), 12 febbraio 2020 – Ha raccontato di essere stato rapinato; in realtà, quei soldi se li era giocati. Per questo motivo, un insegnante italiano sulla trentina, incensurato, è stato denunciato dai carabinieri per simulazione di reato. L’uomo, che secondo quanto ricostruito dai militari è malato di gioco d’azzardo, è finito nei guai per essersi inventato una rapina a mano armata che aveva subito sabato mattina lungo l’argine del fiume Santerno, da parte di due magrebini. La simulazione era stata escogitata per giustificare una richiesta di denaro per pagare l’affitto che l’uomo aveva fatto ai suoi genitori, i quali, sapendo che il figlio insegna e ha uno stipendio, si erano rifiutati. Messo alle strette dai militari, che hanno passato al setaccio le videocamere di sorveglianza installate nell’area interessata dai fatti e la testimonianza di alcune persone, l’insegnante è crollato e ha ammesso di essersi inventato tutto. L’uomo ha però negato di essere affetto da ludopatia quando i carabinieri hanno provato ad aiutarlo, indirizzandolo verso un centro specializzato per la cura e il recupero delle persone che presentano un disturbo di questo tipo. Un comportamento, questo, che dall’Arma definiscono “tipico dei malati di gioco”.