Razzìa di computer all’Alberghetti Ma nessuna porta è stata forzata

È giallo sul furto in viale Dante sottratti 8 pc portatili e 2 tablet. Sui fatti indagano gli agenti. del commissariato di polizia

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Predoni elettronici, affamati di computer e tablet. Hanno fatto razzia l’altra notte nella ’antica’ sede dell’Alberghetti, in viale Dante portandosi via computer portatili e palmari, per un valore – secondo le prime e approssimative stime – che potrebbe sfiorare le cinquemila euro. Il mistero più grande resta però quello legato al modus operandi. Perché? Perché non si capisce nemmeno da dove siano entrati, dato che porte, finestre e altri infissi dello stabile non paiono essere stato oggetti di forzatura. Sta di fatto però che ieri mattina dall aule i computer portatili e i tablet, più che indispensabili in un momento storico in cui la didattica a distanza e le videoconferenze la fanno da padrona, erano spariti dalle aule. Smaterializzati dalle loro abituali sistemazioni in tutto undici dispositivi elettronici: otto dalla sede dell’Ipsia e uno dal Cassiano.

Un blitz avvenuto nella notte, che però pare possa essere stato frettoloso. Durante la fuga infatti, gli intrusi avrebbero perso almeno tre computer, ritrovati poi, ieri mattina, nei pressi dell’uscita dello stabile in via Boccaccio. Delle indagini si occuperanno gli uomini del commissariato di polizia imolese, che ieri mattina hanno eseguito i primi sopralluoghi dopo la chiamata della direzione scolastica. Pare che all’interno dell’istituto non vi siano telecamere di sicurezza, da verificare se qualche occhio di sorveglianza della zona possa aver ripreso qualcosa.

I dispositivi elettronici delle scuole da sempre fanno gola ai ladri. Qualche tempo fa infatti a essere colpite erano state le scuole Carducci: anche da lì, qualcuno aveva asportato i computer delle classi. Dispositivi utilizzati in abbinamento alle lavagne elettroniche per migliorare la didattica. Un furto che non aveva lasciato indifferente la città, tant’è che poco dopo, sui social era scattata una vera e propria raccolta fondi per ricomprare i pc ai ragazzi, aiutando un mondo dell’istruzione in cui i problemi di liquidità sono spesso all’ordine del giorno.

Gabriele Tassi