Rigassificatori, Fiorini: "Bonelli è il signor ’No’"

E il candidato dei Verdi: "Non ci stiamo opponendo, cerchiamo solo risposte per non far pagare a famiglie e imprese quest’emergenza"

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"La Conferenza dei servizi è in via di conclusione e partiranno i lavori nel 2023? Se c’è l’ok, ne prendo atto. Non è un giudizio nel merito, nei due anni d’attesa però siamo nella condizione di installare numerosi impianti per produrre rinnovabili e liberarci di circa 15 miliardi di metri cubi di gas". Non arretra Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale dei Verdi e candidato all’uninominale di Imola, alla Camera, per le elezioni politiche del 25 settembre. Non arretra nel puntualizzare l’importanza, per lui, dello sfruttamento delle energie rinnovabili per fare uscire il Paese dalla crisi energetica.

Fu Bonelli, la settimana scorsa, a derubricare come non necessari e urgenti, perché in arrivo soltanto tra due anni, i due rigassificatori previsti a Piombino e a Ravenna. "E’ una campagna elettorale bizzarra - argomenta il leader ambientalista interpellato qualche giorno dopo la polemica -, non siamo noi che diciamo dei ‘no’, anzi, cerchiamo solo delle risposte immediate per non far pagare a famiglie e imprese quest’emergenza. Perché ci confrontiamo soltanto sull’aumento dell’offerta di gas? Dobbiamo invece parlare di come aumentare l’offerta di energia rinnovabile, abbiamo circa 1,780 gigawatt di energie rinnovabili in disuso, una follia se pensiamo che il nostro fabbisogno giornaliero nelle punte massime è di 56 gigawatt. Noi chiediamo investimenti forti in quella direzione – precisa – , oltre ad altre misure come il tetto europeo al prezzo del gas. In più chiederò immediatamente al nuovo governo di nominare non un commissario per l’installazione di nuovi rigassificatori in Italia, ma un commissario per l’installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili".

Non è d’accordo Benedetta Fiorini, deputata emiliana della Lega, candidata all’uninominale di Imola, che offre un quadro opposto a quello di Bonelli: "Voglio ricordare che il Pd e quelli di sinistra – attacca – all’uninominale che comprende anche Imola, hanno candidato Bonelli di Roma e dei Verdi, meglio conosciuto per essere il Signor No-a-tutto!".

Sempre FIorini spiega che "Bonelli e quella sinistra rappresentano un freno a mano per lo sviluppo dell’Italia che oggi si ritrova in questa situazione anche perché troppo a lungo ostaggio di una politica ideologica e assurda e scollegata dalla realtà di cui certamente oggi più che mai non abbiamo bisogno". La candidata leghista, infatti, è alla ricerca di "risposte straordinarie" in seguiti agli appelli quotidiani lanciati dalle associazioni di categoria del territorio imolese.

Dunque, quali sarebbero le proposte e, allo stesso tempo le alternative, che Lega e centrodestra avanzerebbero rispetto alle ricette della sinistra?

"Le idee della Lega e del centrodestra sono chiare: utilizzare l’extra gettito Iva, tassare gli extra profitti, estendere il credito di imposta con un incremento dell’aliquota – sottolinea Fiorini –. Attuare uno scostamento di bilancio per recuperare 30 miliardi ed evitare che fra qualche mese lo Stato si ritrovi a pagare il doppio o il triplo per gestire le difficoltà delle imprese. Poi aspettiamo l’approvazione di un Price Cap a livello europeo a cui speriamo di arrivare il prima possibile".