Imola, arrivederci River Side. Il Comune lo demolisce, ma verrà ricostruito

L'amministrazione realizzerà un nuovo chiosco a poca distanza

Il River Side durante un evento (Foto Isolapress)

Il River Side durante un evento (Foto Isolapress)

Imola, 29 agosto 2019 - Demolizione (come sembrava inevitabile ormai da tempo) e ricostruzione a poche decine di metri di distanza. E’ il futuro che si prospetta per il River Side, storico tempio della movida imolese a due passi dal Lungofiume. Lo ha annunciato ieri la sindaca Manuela Sangiorgi. «Questo è un luogo caro a tutti gli imolesi – sottolinea la prima cittadina in un video pubblicato su Facebook e girato proprio all’esterno locale, chiuso ormai da inizio 2018 –. Tutti noi siamo stati qui e abbiamo passato delle serate spensierate. La movida imolese per tanta parte si viveva qui».

Da qualche tempo, però, «a seguito dell’esondazione del settembre 2015 la struttura è a rischio idrogeologico – ricostruisce la sindaca –. E quindi, per mettere in sicurezza, questo luogo siamo costretti a demolirla, cosa che avverrà a breve. Ma la buonissima notizia è che verso il Famila (supermercato poco distante, ndr), potremo realizzare un nuovo River Side più bello di prima – aggiunge ancora la Sangiorgi –. Subito partirà una richiesta di manifestazione di interesse rivolta a chi vorrà prendere in gestione il nuovo chiosco. Una nuova vita per il River Side».

Al di là del rischio idrogeologico citato dalla prima cittadina, la questione River Side è particolarmente ingarbugliata. E finirà presto davanti al Tribunale civile di Bologna, dove l’ultimo gestore Domenico Amoruso è intenzionato a trascinare Comune e Area Blu chiedendo danni per oltre 200mila euro.

A ottobre 2017 il Demanio, titolare dell’area, ha infatti impugnato la concessione del locale siglata due anni prima, contestando ad Area Blu (all’epoca BeniComuni) la mancanza di autorizzazione all’indizione del relativo bando. In pratica, secondo l’Agenzia regionale, l’affidamento del locale era illegittimo in quanto il contratto è stato stipulato da un soggetto diverso privo di poteri su quell’area, che il Comune ha però in uso fin dal 1998.

E che l’amministrazione (non quella attuale) ha sempre ribadito, negli anni, di voler acquisire. Dal canto suo, la River Side 2015 Srl, società di Amoruso, nei confronti della quale Area Blu ha mosso nel tempo una serie di contestazioni, decide a quel punto di cessare l’attività. Il locale chiude (da allora è rimasto senza padrone, diventando vittima del degrado e dell’incuria) e iniziano i problemi.

La questione demolizione e ricostruzione viaggia però su un binario parallelo. E fa esultare la Lega. «Finalmente viene rimessa in sicurezza l’area riportando oltretutto un po’ di decoro in quella zona», commenta il consigliere comunale Daniele Marchetti.