
Imola, 12 settembre 2023 – Quaranta minuti d’inseguimento con il tachimetro che sfiora i centottanta all’ora. La domenica sera scappa a folle velocità il ladro d’auto a bordo di una Subaru rubata poco prima a Molinella: sfreccia nella Bassa con i carabinieri alle calcagna e viene fermato a distanza di diversi minuti a Imola: strada sbarrata e fuggitivo accerchiato da due pattuglie. Arrestato.
Dietro il volante un ragazzo marocchino di 27 anni senza fissa dimora, uno scassinatore evidentemente esperto, impadronitosi dell’auto parcheggiata in strada. Diversi gli episodi di rapine fra la Bassa e l’Imolese negli ultimi giorni, con un soggetto che avrebbe minacciato con una pistola puntata al volto almeno due donne per avere la loro auto. Proprio su questo gli uomini dell’Arma indagano a tutto campo: si cerca di capire se possa esservi un nesso tra i fatti dei giorni scorsi e quelli più recenti di Molinella.
Si perché a Molinella non si parla certo di pistole. A dare l’allarme è il proprietario della Subaru: assistendo alla scena subito chiama i carabinieri. Fortuna (e anche il controllo puntuale del territorio), vuole che il veicolo venga intercettato dopo pochi metri da una pattuglia dei militari. Comincia l’inseguimento ad alta velocità lungo la bassa. I carabinieri di Molinella stanno dietro il fuggitivo e non perdono mai il contatto, fino a quando, arrivati in centro a Imola, un’altra pattuglia della caserma locale sbarra la strada alla Subaru e la corsa del marocchino si ferma.
L’uomo viene arrestato con l’accusa di furto e resistenza a pubblico ufficiale: alle spalle ha diversi precedenti per furto d’auto nell’area del circondario.
Gli investigatori dell’Arma, al momento stanno analizzando gli spostamenti del cellulare (oltre alle immagini dei vari circuiti di sorveglianza) per ricostruire i movimenti dell’uomo e tentare di capire se è possibile stabilire un collegamento con le rapine dei giorni precedenti, un collegamento che, al momento, a dirla è ancora da verificare.
Sì, perché le rapine dei giorni scorsi – eseguite con il medesimo modus operandi –, avevano destato non poche preoccupazioni. Prima il venerdì sera in un’area di servizio sulla San Carlo, e poi il sabato vicino all’Outlet di Castel Guelfo. Entrambe le volte uno "straniero" aveva minacciato le donne alla guida delle due auto e si era impadronito dei veicoli.
Nella notte di sabato poi era andato in scena un inseguimento a tutta velocità nella campagna fra Imola e Toscanella. L’auto rubata del fuggitivo era finita nel canale, ma, una volta controllato all’interno dell’abitacolo, i carabinieri non avevano trovato nessuno. Ora il cerchio potrebbe essersi finalmente chiuso?