Salario minimo e precari I punti fermi dei 5 Stelle

Lorenza D’Amato, candidata alla Camera: "Stop alle paghe da fame. Il reddito di cittadinanza va rafforzato e va introdotto il cashback fiscale"

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Dal salario minimo al contrasto del precariato, passando per il potenziamento del reddito di cittadinanza. Eccole le proposte del M5s in materia di lavoro. A metterle sul tavolo è l’ex consigliera comunale Lorenza D’Amato (nella foto), oggi candidata nel collegio uninominale per la Camera.

"Nove euro lordi l’ora di salario minimo legale per dire stop alle paghe da fame e dare dignità ai lavoratori che oggi percepiscono di meno – spiega la grillina via social –. Rafforzamento delle misure del decreto dignità per mettere i lavoratori, in particolare i giovani, in condizione di sviluppare progetti di vita agevolando i contratti a tempo indeterminato. Stage e tirocini non possono essere strumento di sfruttamento della manodopera. Prevedere pertanto un compenso minimo per i tirocinanti e il riconoscimento del periodo di tirocinio ai ?ni pensionistici".

Proposta cardine del M5s di Giuseppe Conte è la conferma, o meglio il "rafforzamento" del reddito di cittadinanza attraverso "misure per rendere più efficiente il sistema delle politiche attive", con un "monitoraggio delle misure anti-frode". E ancora, la candidata pentastellata alla Camera chiede la "sperimentazione di una riduzione dell’orario di lavoro soprattutto nei settori a più alta intensità tecnologica. Le imprese che aderiscono al programma – spiega la D’Amato – ottengono esoneri, crediti di imposta e incentivi aziendali per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche e nuovi macchinari".

Capitolo pensioni. In questo caso, la proposta del M5s è di una riforma che "eviti il ritorno alla legge Fornero" attraverso "l’ampliamento delle categorie dei lavori gravosi e usuranti e attraverso meccanismi di uscita flessibile dal lavoro"

Sul versante del fisco, invece, la D’Amato rilancia il tema del cashback fiscale, con "introduzione di un meccanismo che permetta l’immediato accredito su conto corrente delle spese detraibili sostenute con strumenti elettronici. In questo modo semplifichiamo la vita dei contribuenti e contrastiamo l’evasione". E ancora: "Cancellazione definitiva dell’Irap a beneficio di tutte le imprese; taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori, per ridurre più incisivamente la differenza fra il costo del lavoratore per l’impresa e il netto percepito in busta paga dallo stesso lavoratore".

Infine, in cima all’agenda del M5s in materia di fisco, la proposta di rendere "strutturale" la cessione crediti fiscali e quella di una "maxi-rateazione delle cartelle esattoriali". Nel primo caso, l’obiettivo dei grillini è quello di "stabilizzare l’innovativo meccanismo che ha decretato il successo del Superbonus, che è in grado di mettere a disposizione di famiglie e imprese ingente liquidità e che può essere esteso ad altre agevolazioni per investire a costi ridotti nella transizione ecologica". Per quanto riguarda invece le cartelle esattoriali, D’Amato auspica la già citata "maxi-rateazione" per "dare ossigeno a contribuenti e imprese anche dal lato della riscossione".