Imola, rischia di morire nel fiume per salvare il suo cane

L’animale era scivolato nel Santerno di fronte ai box dell’autodromo. Entrambi sono stati issati sulla riva, alta quattro metri, dai vigili del fuoco

Il salvataggio di cane e padrone (Foto Isolapress)

Il salvataggio di cane e padrone (Foto Isolapress)

Imola, 21 novembre 2019 - L’amicizia che mette le ali al coraggio. Ha visto il suo cane scivolare oltre l’argine e cadere nel fiume in balìa della corrente. Lui, il padrone, un sessantenne imolese, non ci ha pensato due volte a gettarsi nel Santerno – ancora gonfio delle piogge di questi giorni – per mettere in salvo il suo Jack.

Un gesto d’amore che però stava per tramutarsi in dramma. Ieri mattina un uomo e il suo cane hanno rischiato di essere trascinati via dall’impeto del corso d’acqua in zona Rivazza, all’altezza della rotonda fra le vie Graziadei e Manzoni. Lì dove il fiume fa una piccola ansa, il meticcio di colore nero simil-labrador è scivolato in acqua mentre passeggiava sulla riva con il suo padrone, un volo di quasi 4 metri. Il signore, vedendo che l’animale non era più in grado di risalire, ha provato a salvarlo, ma a quel punto era impossibile tornare all’asciutto.

I vigili del fuoco, intervenuti in seguito alla segnalazione di un passante li hanno trovati così: abbracciati, con l’acqua che lambiva i fianchi dell’uomo, aggrappato con tutte le sue forze a una radice che affiorava tra i flutti. Fortunatamente il Santerno proprio in quel punto ha una piccola ansa. La rientranza ha protetto le due vittime dalle correnti più forti. I caschi rossi si sono precipitati sul posto – proprio davanti all’area box dell’Autodromo – con due mezzi fuoristrada, e nel frattempo hanno chiesto il supporto anche del reparto sommozzatori di Bologna dei quali però non c’è stato bisogno.

I pompieri imolesi infatti, per prima cosa hanno recuperato il cane di media taglia, grazie a una corda e all’aiuto del padrone, poi hanno pensato al sessantenne. Utilizzando un ’triangolo evacuatore’, una sorta di imbragatura per il recupero in situazioni difficili, sono riusciti a tirare l’uomo all’asciutto, issandolo al di sopra della riva alta quattro metri.

Un grande spavento soprattutto per i due amici e tanto freddo, ma nessuna conseguenza grave. I sanitari del 118, proprio per questo motivo hanno preferito trasportare il signore al vicino pronto soccorso per portare a termine gli opportuni accertamenti.