Imola, il Sap. "Il commissariato di polizia deve essere rafforzato"

Lettera aperta del Sap al nuovo questore di Bologna: "La mancanza di mezzi e risorse è cronica"

La sede del commissariato di Polizia a Imola

La sede del commissariato di Polizia a Imola

Imola, 29 luglio 2018–Il segretario regionale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), Andrea Longhi, ha scritto una lettera aperta al nuovo questore di Bologna, Gianfranco Bernabei, per porgergli il benvenuto ma soprattutto per ricordare al numero uno della Questura la situazione non rosea del commissariato di San Giovanni in Persiceto e di Imola, afflitto, quest’ultimo, da parecchio tempo da problemi strutturali e di organico. Problemi che nel tempo sono stati forse tamponati, ma non risolti.

Nel suo appello al questore, Longhi prende le mosse dal posto di Polizia fantasma in Pedagna, del quale sopravvive l’insegna, posta «di fronte ad un importante hotel che ospita clientela internazionale, giacché Imola è spesso sede di eventi i cui clienti provengono da ogni parte del globo (Moto, Crame, concerti, ecc.), che li avrà tratti certamente in inganno».

«Negli ultimi anni – sottolinea Longhi – sono emerse in modo crescente lamentele da parte dei commercianti e dei cittadini, a causa della diminuita sicurezza a fronte dell’aumento dei furti, scippi, spaccate e truffe, anche via web, per non parlare dell’ascesa di risse e liti con lesioni. Lamentele che in questi giorni hanno riempito i quotidiani a causa di una forte recrudescenza di reati contro il patrimonio tipicamente predatori. Abbiamo denunciato più volte l’oramai cronica mancanza di mezzi e di risorse umane, oltre al progressivo smantellamento dei servizi di prevenzione e repressione, nonostante la crescente domanda di sicurezza che da anni interessa tutto il territorio, rimarcando lo spirito di servizio e il quotidiano impegno profuso dagli operatori di Polizia spesso impiegati con doppi turni, nel cercare di assicurare un minimo livello di tutela ai cittadini».

«Da tempo il commissariato di Imola subisce un’inesorabile decremento del personale a causa di pensionamenti o trasferimenti non sostituiti per pari numero – conclude Longhi – Spesso per far uscire la Volante si devono attingere risorse dagli uffici con inevitabili ritardi nelle pratiche giudiziarie o amministrative, che portano a solleciti da parte delle Procure o a ritardi pluriennali per alcune pratiche di tipo amministrativo. Presto il Commissariato perderà altri uomini per pensionamento e la situazione continuerà ad aggravarsi. La sicurezza è sicuramente un bene primario dei cittadini e per questo è causa delle preoccupazioni più diffuse. Chi va affermando che si tratta di un falso problema, considerandolo solo percettivo, mente consapevolmente».