
"Congetture frutto di errate, lacunose e sommarie conclusioni e che consegnano una falsata rappresentazione della realtà". Così il sindaco Fausto Tinti esordisce replicando al consigliere comunale di Prima Castello (in quota Fratelli d’Italia) Giovanni Bottiglieri, che nei giorni scorsi, dopo un accesso agli atti e la presa in visione di delibere e autorizzazioni dei lustri passati, aveva denunciato come "le condizioni di agibilità dell’intero complesso Albertazzi-Pizzigotti, realizzato negli anni ’30, non sarebbero più garantite". Secca la replica del primo cittadino: "Non è assolutamente corrispondente al vero che le condizioni di agibilità dell’intero complesso Albertazzi-Pizzigotti non sarebbero più garantite come sostiene Prima Castello. Fare esternazioni e strumentalizzazione allarmistiche di questo tipo non ha alcun senso se non quello di spaventare volutamente i cittadini che devono, invece, aver chiaro che gli interventi effettuati costantemente sulla struttura dimostrano l’attenzione profusa da questa amministrazione e dai due dirigenti scolastici coinvolti".
Aggiunge, Tinti, che "trattandosi di una struttura scolastica edificata circa 90 anni fa e rappresentativa dello stile degli edifici pubblici dei primi del ’900, l’intero immobile e le sue aree di pertinenza sono state riconosciute di interesse storico monumentale e sottoposte a tutte le attenzioni gestionali sia da parte dei dirigenti scolastici, sia da parte dell’amministrazione comunale". Nel respingere l’affermazione di un "obsoleta autorizzazione all’usabilità del 1997" ("l’usabilitàagibilità decreta una condizione di rispondenza a requisiti tecnici e sanitari in relazione ad interventi eseguiti, e come tale non ‘scade’", sottolinea Tinti), il primo cittadino si addentra nel tema della palestra, chiusa da anni in quanto "atto imprescindibile per non esporre gli alunni e il personale scolastico a potenziali pericoli. L’immobile – prosegue Tinti –, è soggetto alla particolare normativa derivante dall’interesse storico e testimoniale e richiede quindi di operare per ogni intervento di concerto con la soprintendenza. La progettualità sul complesso edilizio è già stata tracciata e, oltre ad uno sforzo economico importante da programmare con attenzione, richiede di poter disporre di parti considerevoli dell’immobile liberate dalle attività didattiche per poter operare nuovi interventi migliorativi".
Per questo il Comune "ha indirizzato l’operatività sulla possibilità di rifunzionalizzare la struttura scolastica esistente in via Tosi, già sede dell’istituto professionale. Allo scopo è stata presentata la candidatura a due bandi di finanziamento che non hanno purtroppo assegnato le risorse necessarie. L’intervento sulle scuole di via Tosi si pone, infatti, come elemento necessario a garantire il trasferimento di alcune classi in modo da liberare porzioni delle Pizzigotti dell’immobile e a consentire gli interventi di riqualificazione". In conclusione, "gli interventi già svolti sono definitivi e non provvisori come millanta Bottiglieri. Al contrario, hanno consentito l’adeguamento di sicurezza ed impiantistico della struttura, impegnando oltre un milione di euro e a conferma del fatto che la sicurezza dei nostri studenti e degli edifici scolastici che frequentano sono per noi la priorità".
Claudio Bolognesi