Scoprono il ladro in casa e lo fanno arrestare

Il bandito, un polacco di 24 anni, è entrato di notte ma ha trovato i proprietari. Preso dopo la fuga in auto, è stato poi liberato dal giudice

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’Presto e bene...’ Il resto è storia nota. Che ’non stanno insieme’ lo sa bene un giovane topo d’appartamento: per la fretta di mettere a segno il colpo non si è accorto che gli inquilini erano ancora in casa e in pochi minuti è finito nei guai. E’ un furto mal riuscito quello consumato in via Galilei qualche sera fa, con il ladro fuggito nell’auto delle vittime a tutta velocità, ma a mani vuote.

E’ successo intorno alle 23, a pochi passi dal centro Leonardo. Il furfante si è intrufolato in casa – probabilmente credendo di esser solo –, in cerca di qualche prezioso. E invece i proprietari c’erano eccome: sono state le loro voci a spaventare e a far desistere – o quasi – l’intruso, costretto a scappare.

Sì, perché abbandonata ogni speranza di metter le mani su gioielli o contanti, il ladro si è impadronito della prima cosa che si è trovato davanti: le chiavi dell’auto.

A quel punto i due residenti si sono accorti di tutto, trovando la casa a soqquadro e sentendo alcuni rumori sospetti. Non appena hanno sentito il vecchio motore della loro Opel Corsa mettersi in moto, si sono affacciati alla finestra, e hanno avvisato i carabinieri.

L’auto dell’Arma, a quel punto, si è lanciata a tutta velocità all’inseguimento del fuggitivo lungo il viale del Piratello. Un paio di manovre impreviste e pericolose da parte sua: ma dopo poco non ha potuto fare altro che arrendersi, fermando la Opel a lato della strada e consegnandosi ai militari dell’Arma imolesi.

Il ladro, a quel punto, è stato individuato in un 24enne di origine polacca senza fissa dimora, già noto alle forza dell’ordine, e arrestato per furto aggravato. Il ragazzo, inoltre, è stato riconosciuto dai due proprietari di casa (e dell’auto), come la persona che aveva "armeggiato e se ne ne era andato via" con la vecchia Opel Corsa.

Nei confronti del 24enne polacco, il gip ha disposto l’obbligo di firma alla caserma di via Morelli per tre volte alla settimana, mentre il processo in direttissima è stato rimandato a fine novembre.

g. t.