Sempre al lavoro per non lasciare nessuno indietro

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Marco

Panieri*

A distanza di due anni dall’inizio della pandemia, l’arrivo della bella stagione e lo sviluppo della campagna vaccinale consentono di tornare ad organizzare i grandi eventi in presenza. Dopo il GP di F.1 del 24 aprile scorso, sabato 28 maggio Vasco Rossi aprirà la stagione dei mega concerti, sempre in autodromo, seguito il 25 giugno dai Pearl Jam e il 2 luglio da Cesare Cremonini. Il tutto connesso alle tante iniziative del centro storico, abbinate agli eventi in autodromo, che hanno visto piazze e vie del centro piene, in una strategia che prevede un sempre maggiore coinvolgimento fra centro storico, autodromo, aspetti culturali e naturalistici della città. Tutto questo non ci fa dimenticare la preoccupazione del contesto geopolitico internazionale, con il dramma della guerra alle porte dell’Europa: al popolo ucraino, aggredito e martoriato senza alcuna ragione e senza alcuna pietà va la nostra solidarietà, auspicando il ritorno della pace. Anche Imola si è attivata per rispondere ai nuovi bisogni di accoglienza dei profughi ucraini, in nome di quella solidarietà e spirito di sussidiarietà che fanno parte del nostro dna. Ma la guerra e in precedenza l’emergenza da Covid-19 hanno causato anche un aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime in tutti i settori, mettendo in crisi le filiere produttive. Un problema che pesa sulle imprese, sui cittadini ed anche sui Comuni: come sindaci ci confrontiamo da un lato con le opportunità connesse ai bandi del PNRR, dall’altro con la continua modifica dei quadri economici, causa l’elevata volatilità dei costi. Questi fattori hanno rafforzato in noi la consapevolezza che proprio mentre organizziamo i grandi eventi e candidiamo i nostri progetti alle risorse del Pnrr stiamo lavorando per consentire alla città di crescere non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale. Perché vogliamo dare a tutti pari opportunità di realizzazione, a cominciare dalle fasce più deboli: nessuno deve rimanere indietro. Solo così la nostra comunità può dirsi coesa e solidale.

*Sindaco di Imola