Servizi educativi, la lista dei disagi Il gestore: "Colpa del Circondario"

Il Comune contesta in una lettera i disservizi che hanno caratterizzato l’inizio dell’anno scolastico . Consorzio Blu sminuisce le criticità e rilancia: "Problemi legati ai ritardi della procedura d’appalto"

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di Enrico Agnessi

Clima teso tra Comune e Consorzio Blu, che da alcune settimane ha in gestione il servizio di inclusione scolastica cittadino. A fronte di diverse segnalazioni di disagi arrivate agli uffici, le ultime solo pochi giorni fa, il Municipio ha scritto alla cooperativa sociale faentina, con sede operativa a Bologna, mettendo in fila una serie di contestazioni, otto in tutto, riscontrate appunto dall’inizio dell’anno scolastico.

Consorzio Blu, dal canto suo, ha risposto al Comune da un lato rassicurando che le criticità sono state sostanzialmente risolte, ma dall’altro inchiodando l’ente di piazza Matteotti, o meglio ancora quel Circondario al quale spettava l’onere di predisporre il bando pubblico, alle proprie responsabilità.

"Le disfunzioni organizzative, che comunque sono in parte fisiologicamente connesse all’avvio dell’anno scolastico, risultano nel caso di specie accentuate a causa delle modalità e delle tempistiche che hanno caratterizzato l’aggiudicazione della gara – scrive infatti la cooperativa sociale in risposta alle contestazioni del Municipio, a sua volta sollecitato dalle famiglie degli alunni ai quali si rivolge il servizio –. Come noto, infatti, a fronte di un esito conosciuto sin dai primi giorni di agosto, la determina di aggiudicazione è pervenuta allo scrivente Consorzio solo in data 29 agosto alle 13.49, nonostante i servizi dovessero essere intrapresi con decorrenza 1 settembre dalle 8.30".

Insomma, nella ricostruzione della cooperativa sociale, "la ritardata trasmissione dell’aggiudicazione ha di fatto procrastinato l’avvio delle procedure burocratiche e i controlli necessari all’assunzione di tutti i lavoratori da impiegare sul servizio – assicurano dal Consorzio Blu –, avendo indirettamente rallentato i tempi di trasmissione degli elenchi del personale da parte della cooperativa uscente, la quale ha opposto fermo diniego alla richiesta di questo gestore di anticiparne l’inoltro. Tali elenchi sono pertanto pervenuti in data 30 agosto (ore 14.39), risultando peraltro incompleti e decisamente difformi rispetto agli atti di gara, quindi non utilizzabili per le finalità previste dall’articolo 37 del Ccnl delle cooperative sociali, che impone il passaggio dei lavoratori già in forza sull’appalto alle dipendenze dell’impresa subentrante".

Il servizio è stato infatti gestito, per interi decenni e fino appunto a poche settimane fa, dalle cooperative sociali Solco e Seacoop. Le due realtà imolesi, come ormai noto, hanno tra l’altro impugnato l’atto di aggiudicazione dell’appalto contestando i criteri utilizzati per la gara. Secondo Solco e Seacoop, che per far valere le proprie ragioni si sono rivolte al Tar, tali criteri avrebbero premiato troppo l’aspetto economico dell’offerta a discapito della qualità della proposta.