"Sogniamo la F1, ma non sia un’ossessione"

Formula Imola, Minardi nominato presidente. Nel nuovo Cda anche Aldo Costa, l’ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes

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di Enrico Agnessi

Un faentino alla guida dell’Autodromo di Imola? Solo una persona può annullare il paradosso: Gian Carlo Minardi, 73 anni, patron dell’omonima scuderia a lungo protagonista in F1 e amico storico dell’Enzo e Dino Ferrari ("Sportivamente è casa mia"), dove in occasione del recente ritorno del Circus è stato premiato per quanto di buono fatto nel motorsport. Il suo nome è stato indicato ieri mattina, all’unanimità, dall’assemblea dei sindaci-soci del Con.Ami come presidente del Consiglio di amministrazione di Formula Imola, società di gestione del circuito controllata proprio dal Consorzio dei 23 Comuni.

Per il ruolo di consiglieri sono stati scelti invece l’ex direttore generale del Con.Ami, Augusto Machirelli; la commercialista Susanna Caroli (già nel collegio sindacale di Formula Imola come supplente); la docente dell’Alma Mater, Valeria Vignali; l’ingegner Aldo Costa, ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes oggi alla Dallara. Toccherà adesso al presidente del Con.Ami, Fabio Bacchilega, effettuare la nomina nel corso dell’assemblea dei soci di Formula Imola di lunedì 21 dicembre. Il nuovo Cda entrerà in carica il 1° gennaio del 2021: l’attuale mandato scade infatti a fine anno, quando dopo oltre due lustri Formula Imola saluterà il presidente uscente, Uberto Selvatico Estense, al quale va dato il merito di aver riportato la F1 in riva al Santerno dopo 14 anni.

"Avere la fiducia e la stima dell’assemblea dei soci del Con.Ami mi fa estremamente piacere – commenta a caldo Minardi –. Ci sarà molto lavoro da fare, ma quello di Imola è un Autodromo vivo. Parliamo di una realtà importante, che ha fatto un suo percorso preciso. Mettiamo in moto le cose e andiamo avanti". In cima all’agenda di Formula Imola c’è la nomina del nuovo direttore generale. "Quella scelta esula dai nostri compiti – ragiona il presidente in pectore –. Se ne occuperà una società esterna. Una bega in meno per noi…". Il nome che circola ormai da mesi è però quello dell’ex dg dell’Enzo e Dino Ferrari, Pietro Benvenuti. "Non so se sarà lui, ma di sicuro è una bravissima persona – afferma Minardi –. Da presidente della commissione velocità dell’Aci, ho lavorato con lui a Imola e a Monza. Ha tutta la mia stima".

Una volta individuato il nuovo direttore, si dovrà iniziare a pensare alla stagione 2021. E il pensiero torna sempre a quella Formula 1 per la quale si sogna un Gp-bis nella data attualmente vacante del 25 aprile. "Sognare non costa niente, farla tornare è un altro discorso – è la risposta lapalissiana –. Cercheremo di sfruttare l’occasione, ma non deve diventare un’ossessione. Di sicuro, in quest’anno orribile Imola ha fatto una bella figura. E ha creato l’opportunità affinché l’Autodromo possa ospitare l’evento anche in futuro".

Sullo sfondo, resta un argomento totalmente nuovo per un uomo del motorsport come Minardi: il rapporto con il comitato Autodromo e l’ascolto delle esigenze dei residenti della zona attorno al circuito. "Problemi di questo genere non ne ho mai avuti, ma non sono preoccupato – avverte il presidente in pectore di Formula Imola –. Ho sentito la proprietà e il sindaco, con il quale si è instaurato un bellissimo rapporto. E quello sarà più un problema suo che mio… Certo che un Autodromo fa rumore, è la sua caratteristica. E non è certo un ente benefico. Ma cercheremo di mediare e di fare il possibile, pensando anche alle alternative di mobilità elettrica e mista che ci riserva il futuro".