
La processione della Madonna del Piratello per le strade di Imola
Imola, 2 giugno 2025 – La Madonna del Piratello tra gli imolesi per la benedizione della città e della diocesi, in occasione delle Solenni Rogazioni. “Guardare al futuro con speranza”, sono le parole pronunciate dal vescovo Giovanni Mosciatti, in piazza Matteotti, che richiamano il tema centrale del Giubileo. Dopo la messa solenne presieduta da Mosciatti, l’immagine della Madonna è stata portata nel cuore della città “per chiedere al Signore di benedire, per intercessione di Maria, tutta la nostra comunità”.
Tra i temi subito sottolineati dal vescovo quello della pace: “L’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza, soprattutto in Ucraina e a Gaza. Che il loro grido disperato di aiuto spinga i responsabili delle Nazioni a voler porre fine ai conflitti. Che le armi tacciano e smettano di portare distruzione e morte”.
Tante anche le altre questioni sottolineate dal vescovo e affidati alla Beata Vergine del Piratello, come quello dei giovani: “Di tanti segni di speranza hanno bisogno i giovani. Sul loro entusiasmo si fonda l’avvenire. Come è bello vederli in azione quando si rimboccano le maniche e si impegnano volontariamente nelle situazioni di calamità e di disagio sociale. Ma è triste vedere giovani privi di speranza, quando il futuro è incerto, quando un lavoro non sufficientemente stabile rischia di azzerare il desiderio, quando l’illusione delle droghe o il rischio della trasgressione li spinge a gesti autodistruttivi o violenti. Maria ci aiuti ad una rinnovata passione per prenderci cura dei ragazzi”.
Poi Mosciatti, citando anche il versetto del Paradiso di Dante che ha fatto da leitmotiv alle rogazioni di quest’anno (“Se’ di speranza fontana vivace“), ha lanciato un altro messaggio importante: “La Madonna ci aiuta ad alzare lo sguardo da noi stessi, ed è fonte di reale speranza. Lei resta sotto la croce quando tutto sembra perduto. Ha speranza perché crede nell’adempimento della promessa, non perché vede i risultati. Sa che ci saranno, come il seme che darà il frutto anche se ora non lo vede. Lei è certa che la promessa di Dio non delude in mezzo alle acque agitate della vita se ci affidiamo a suo Figlio Gesù. Questa speranza, ben più grande delle soddisfazioni di ogni giorno e dei miglioramenti delle condizioni di vita, ci fa camminare senza perdere di vista la grandezza del destino a cui siamo chiamati”.
Non è mancata una riflessione, da parte del vescovo, per il Papa da poco scomparso, Francesco e per il nuovo pontefice, Leone XIV: “In queste settimane con la scomparsa di Papa Francesco e l’elezione di Papa Leone XIV abbiamo visto tanta attenzione verso la Chiesa, in un momento così caotico e segnato da sfide terribili nella vita del mondo. In queste settimane la testimonianza di Papa Leone ci ha ridetto le ragioni del nostro essere credenti, il fondamento della nostra testimonianza. Così ci ha detto: ’In questo nostro tempo, vediamo ancora troppa discordia, troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso, da un paradigma economico che sfrutta le risorse della Terra ed emargina i più poveri. E noi vogliamo essere, dentro questa pasta, un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità”.