Solidarietà e amicizia senza confini In 250 dall’Oratorio San Giacomo per liberare le abitazioni dal fango

Tantissimi i giovani in prima linea per aiutare le famiglie dei comuni romagnoli più colpiti. Don Beppe Tagariello: "Situazione difficile. Lavorano forte e sono contentissimi di poter dare una mano".. .

Solidarietà e amicizia senza confini  In 250 dall’Oratorio San Giacomo  per liberare le abitazioni dal fango

Solidarietà e amicizia senza confini In 250 dall’Oratorio San Giacomo per liberare le abitazioni dal fango

Un esercito di volontari con il sorriso. Badile, stivali e via andare. Sono tantissimi gli imolesi, giovani all’anagrafe o soltanto nello spirito, che in questi giorni stanno dando una mano a parenti, amici, conoscenti e persone in difficoltà nei comuni romagnoli più colpiti dall’alluvione. Da Castel Bolognese a Faenza, passando per Lugo, Solarolo e tante altre località ancora coperte dal fango.

Il gruppo più numeroso è di certo quello dell’oratorio di San Giacomo. "L’appello è partito alcuni giorni fa – racconta il rettore don Beppe Tagariello –. A oggi siamo arrivati a 250 persone tra adulti e ragazzi al lavoro da mattina a sera. I giovani sono in maggioranza. Purtroppo la situazione è difficile, lo vediamo tutti. Ma loro vengono accolti bene, lavorano forte e sono contentissimi di poter dare una mano".

Tantissimi i gruppi, più o meno organizzati, che partono ogni giorno per sostenere territori flagellati dal maltempo a pochi chilometri di distanza da Imola. Comitive di amici, associazioni e società sportive. Tra le tante realtà, da citare i commissari di gara dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, i tifosi dell’Andrea Costa e i giocatori e i dirigenti dell’International Imola di basket.

Una parte delle operazioni è coordinata dal Comune. In questo caso, sono un’ottantina i volontari imolesi attivati tra le centinaia di persone che si sono rese disponibili nei giorni scorsi a dare una mano. Il loro impiego può avvenire solo nelle zone che sono in sicurezza, mentre al momento ci sono ancora tante aree in emergenza, in cui è necessario che intervengano solo operatori professionisti, della protezione civile, dei vigili del fuoco, dell’esercito, delle forze dell’ordine.

Dell’ottantina di volontari, una trentina sono stati impegnati nello sgombero dal fango e nella pulizia di alcune abitazioni in località Spazzate Sassatelli, San VitalePonte Massa e a San Prospero; nella collaborazione con l’associazione ‘No sprechi’, per la gestione delle forniture alimentari e al punto di raccolta delle attrezzature, nella chiesa di San Giovanni Nuovo, in via Selice. Un’altra decina si è resa disponibile a riempire i sacchi di sabbia per aumentare la dotazione a disposizione. Mentre quasi una cinquantina di volontari è andata ad aiutare le persone a Sant’Agata, Lugo e Castel Bolognese. Imola ha inviato a Solarolo un camion gru, un autocarro con cassone ribaltabile e un escavatore, oltre a una quarantina di volontari.

In aggiunta alla messa a disposizione di volontari e mezzi, il Comune è intervenuto in aiuto di altre città vicine, duramente colpite dal maltempo. A Sant’Agata e a Lugo, Imola ha fatto arrivare cibo e bancali di acqua.