Sono necessari dieci anni di investimenti

Migration

Lamberto

Montanari*

Riparte l’anno scolastico fuori dall’emergenza pandemica. Da rilanciare c’è una massiccia campagna per convincere le famiglie a superare i dubbi sulla vaccinazione (le percentuali di vaccinati tra gli studenti sono solo tra il 30 e 50%), ciò che garantirebbe la sicurezza necessaria. Si torna alla didattica in presenza, accompagnati dalla retorica ‘mai più DAD’, come se i problemi di apprendimento, la dispersione scolastica fossero tutti imputabili alla didattica a distanza che, in emergenza, ha consentito alla scuola di continuare ad esserci. Tecnologie e didattica digitale integrata sono parte di un percorso di innovazione indispensabile per superare una didattica esclusivamente frontale e non motivante che crea dispersione scolastica: oggi è al 13%, inaccettabile. Serve un piano di formazione per i docenti che metta al centro il superamento di una didattica esclusivamente trasmissiva. Mancano oltre 200mila docenti da reclutare come precari col sistema delle diverse graduatorie, un sistema che ha mostrato nei decenni il fallimento sul piano della professionalità docente. Occorre avviare un diverso sistema, affidato alle scuole, che sanno bene cosa serve al proprio istituto. Risorse mai viste prima sono arrivate dal PNRR: ma devono essere gestite correttamente. Da anni invece le segreterie sono prive di personale in numero adeguato, in molti casi prive totalmente di personale capace e competente: il rischio è di perdere i fondi. Infine l’edilizia scolastica, con l’impegno di costruire 200 nuove scuole, sapendo che già ci sono oltre 8.000 edifici, molti dei quali fatiscenti. Serve un piano di investimenti decennale. Possibile nell’attuale situazione del Paese?

*vice presidente Anp