
Una buca aperta sulla Montanara dopo l’ultima ondata di maltempo a marzo
Quarantotto interventi di manutenzione ordinaria eseguiti da inizio anno e un altro extra canone in corso d’opera. Più altri 20 in attesa di preventivo. È il quadro dei lavori di competenza della Città metropolitana per il tratto provinciale della Selice-Montanara, una delle strade del territorio che nell’ultimo periodo presenta le maggiori criticità. "Sono in corso interventi in somma urgenza finanziati dalla Città metropolitana di Bologna con due milioni di euro nel contesto delle alluvioni dell’autunno 2024, lavori per cui è in corso la redazione della contabilità, che si aggiungono a quelli finanziati per 4,1 milioni dal commissario straordinario", si legge nella risposta inviata dai tecnici di Palazzo Malvezzi a una interrogazione del consigliere metropolitano Simone Carapia (Uniti per l’alternativa).
In particolare, secondo quanto riferito dalla Città metropolitana, nel corso dell’anno sulla Montanara si interverrà attraverso il rifacimento della pavimentazione nei centri abitati nelle frazioni imolesi di Ponticelli, Linaro e Fabbrica, nonché nei comuni della Vallata del Santerno, per quasi 600mila euro.
"Gli interventi sono pochi e molto costosi", taglia corto Carapia, rappresentante del gruppo espressione di Fratelli d’Italia a Palazzo Malvezzi, parlando di "sistema farraginoso, lento e molto costoso. E a questo punto – aggiunge il meloniano – si capisce perché la Montanara è una pista da motocross ogni volta che cadono due gocce e i cittadini sono giustamente imbufaliti". E ancora: "Se poi aggiungiamo che ci sono ancora due milioni dov’è in corso la redazione della contabilità per l’alluvione del 2024, che non sono impiegati per vari motivi ma sostanzialmente perché si dorme e si va piano modello tartaruga da Palazzo Malvezzi, diremo che siamo veramente in una situazione grottesca e paradossale".
Alla luce di quanto sopra, Carapia parla di "ennesima dimostrazione del flop dell’accordo quadro, dove si è voluto esternalizzare totalmente un servizio rendendolo più costoso e con questi risultati per la collettività". Quanto all’annuncio relativo alla ripavimentazione dei centri abitati dalle frazioni imolesi a Castel del Rio, "in base a quanto segnalato dalla Città metropolitana verrebbero 50mila euro a chilometro", calcola l’esponente di opposizione. E rilancia: "Non è un po’ troppo ‘salato’ il conto? Si spendeva così anche prima dell’accordo quadro? E poi parliamo solo di una strada, figuriamoci tutte quelle della provincia. A meno che non sia asfalto super, che dura minimo 100 anni; ma visto quello che abbiamo visto fino ad oggi, saranno costi in più per il cittadino e maggiori introiti alle imprese private a cui è stato affidato un servizio pubblico, e non certamente quello di garantire la sicurezza stradale dei cittadini".