Spedizione punitiva contro l’ex fidanzato

Una ragazza e un’amica partono da Castel Bolognese per sfasciare la Bmw del giovane, colpita con un sampietrino. Danni per migliaia di euro

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Per sfogare la rabbia dovuta alla fine della relazione con un giovane coetaneo, una ragazza e una sua amica hanno pensato bene di prendersela con l’auto dell’ex, di 29 anni, danneggiandola a colpi di pietra. Per loro sfortuna, un residente un po’ nottambulo ha notato la scena e ha chiamato la polizia. Morale: una ventiquattreene e una ventottenne di Castel Bolognese sono state denunciate per danneggiamento aggravato in concorso.

È successo tutto l’altra notte, nella zona di piazzale Michelangelo. Intorno a mezzanotte e mezza, un imolese che faticava a prendere sonno ha prestato attenzione a degli strani rumori provenienti dalla strada: sembravano dei colpi assestati su pezzi di ferro e colpi anche più sordi. Affacciatosi, ma senza farsi notare, ha scorto due figure si aggiravano intorno a un’auto parcheggiata. Le due figure erano inequivocabilmente donne. Approfittando del fatto che non c’era quasi nessuno in strada, stavano colpendo con un qualcosa che sembrava una pietra una ‘sventurata’ Bmw nera in sosta. L’uomo ha afferrato il telefono e ha allertato la polizia. Una pattuglia non era lontana e nel giro di pochissimo è arrivata in zona. Sulle prima non ha trovato nulla. Data l’ora, non c’erano molte persone in giro, ma in quell’esatto momento in quell’area non c’era nessuno che corrispondesse alla descrizione ricevuta. Allargando di poco le ricerche, la pattuglia ha incontrato un’utilitaria: alla vista delal volante dal finestrino della piccola vettura è stato gettato fuori qualcosa di pesante. La polizia ha così dato lo stop alla vettura, Dentro, due ragazze. Poco distante, i poliziotti agenti hanno recuperato il sampietrino che era stato lanciato fuori dall’auto (sotto gli occhi degli agenti), scheggiato in un angolo.

Alle domande degli agenti, le due ragazze hanno negato di essere in qualche modo coinvolte nel danneggiamento dell’auto. Versione poco credibile, dato che gli agenti avevano visto volare dal finestrino la pietra (della quale le ragazze non hanno saputo spiegare la provenienza e le ragioni del possesso), e dato anche che la descrizione dell’abbigliamento delle due data dal testimone oculare corrispondeva con i vestiti effettivamente indossati dalle due giovani al momento dell’alt, avvenuto pochissimi minuti dopo l’allarme.

Gli agenti hanno allegato al verbale di denuncia le fotografie dell’automobile danneggiata. Uno specchietto retrovisore spezzato, il parabrezza gravemente lesionato, la carrozzeria profondamente rigata a colpi di pietra, il tergilunotto divelto e gettato sull’asfalto, un insulto scritto con la pietra sul cofano (visibilissimo, data la vernice nera della bella vettura). Danni insomma per migliaia di euro. Al processo, se ritenute responsabili del fatto, saranno chiamate anche a risarcire l’ex.

ma. mar.