Imola, 14 dicembre 2023 – Una mamma e tre bambini al pronto soccorso, panico all’interno della corriera.
E’ il risultato dell’assurdo atto di teppismo messo a segno da un gruppo di ragazzi che, a bordo dell’autobus 104, la linea che dalla città conduce in Vallata, hanno iniziato a spruzzare spray urticante al peperoncino seminando il caos tra i passeggeri.
L’episodio risale ad alcuni giorni fa quando è stato chiesto l’intervento degli agenti del locale commissariato di polizia. Siamo all’altezza di Linaro quando, all’interno del mezzo pubblico, si inizia a sentire un odore acre che crea preoccupazione tra i pendolari.
Cominciano i primi colpi di tosse e a molti passeggeri iniziano a lacrimare fortemente gli occhi mentre altri accusano un improvviso e fortissimo mal di gola.
Il forte odore viene percepito dallo stesso autista che, per evitare che la situazione precipiti, ferma in sicurezza il mezzo, apre tutte le porte e chiama immediatamente la polizia. In pochi istanti giunge sul posto una volante del commissariato che procede al controllo dei passeggeri.
L’attenzione degli agenti cade su un gruppetto di giovani che cercano di defilarsi e che, invece, finiscono proprio sotto la lente dei poliziotti. E così spunta la bomboletta ‘inciriminata’ che viene immediatamente sequestrata dalla polizia.
Uno dei giovani, scagionando gli altri amici, decide di assumersi la responsabilità del gesto e viene quindi denunciato per porto di oggetti senza giustificato motivo, interruzione di pubblico servizio e getto pericoloso di cose. Un insieme di reati che potrebbero portare a provvedimenti non indifferenti. Il giovane, ultimate le formalità di rito, viene quindi riaffidato alla famiglia.
"Era soltanto un gioco", avrebbe detto il 16enne alla polizia. Secondo le prime indagini degli agenti del commissariato, l’adolescente sarebbe tra i responsabili del furto messo a segno nelle scorse settimane ai danni del Valeriani.
Il giovane, assieme a un complice, attaccò pesantemente l’istituto provocando danni ai distributori automatici di bevande e merendine usando un estintore per mettere le mani sulle monetine e sugli stessi prodotti in vendita. Non contenti, cercarono di fare irruzione all’interno dell’ufficio del dirigente con la speranza, forse, di trovare altro denaro o dispositivi informatici che avrebbero poi potuto rivendere. Infine, probabilmente insoddisfatti del bottino racimolato, buttarono sedie e quadri a terra distruggendo un computer e un marcatempo.