Stop ai lavori all’Arena, è polemica "Anche il Comune è responsabile"

Interpellanza di Luca Morini: "Una possibilità del genere deve essere prevista. Adesso cosa intende fare?"

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"Sul blocco dei lavori all’Arena c’è una responsabilità anche del Comune". Non ha dubbi Luca Morini, consigliere comunale di Prima Castello, che ha presentato un’interpellanza nella quale chiede al sindaco Fausto Tinti di comunicare al consiglio "i motivi del ritardo, e se abbia preso o intenda prendere provvedimenti per riprendere i lavori di ristrutturazione che dovevano essere conclusi a marzo 2022".

A Morini, lo afferma a più riprese, non bastano le dichiarazioni rilasciate ieri dal primo cittadino al Carlino, ed in particolare quella nella quale, in merito all’abbandono dei lavori da parte dell’impresa che aveva vinto gli appalti, ha sottolineato che "ci sono regolamenti legati agli appalti ai quali non ci si può sottrarre. Chi lo ha vinto, e lo ha fatto con un ribasso davvero fortissimo, aveva i requisiti per poter partecipare e vincere, e i controlli seguiti non hanno evidenziato ragioni valide e sufficienti per estromettere l’impresa dai lavori". "Esiste la possibilità di inserire clausole. Va prevista anche la possibilità che accada quello che è accaduto, e in questo senso un Comune si deve tutelare mettendosi in condizione, dopo un periodo di stop comunque inevitabile in seguito all’abbandono di un cantiere, di ripartire operando una sostituzione d’impresa. Le clausole di recesso unilaterale per inadempimento esistono, non è possibile che un’opera come quella dell’Arena resti ferma per mesi e mesi. Il sindaco spieghi alla città non solo i perché circostanziati del fermo e dell’abbandono dei lavori da parte dell’impresa che aveva vinto l’appalto, ma anche se sono state inserite clausole di tutela e, in caso di risposta negativa, perché non siano state previste".

Di certo, mette il dito nella piaga Morini, "questa situazione comporterà una seconda stagione consecutiva senza Arena (nel 2021 venne utilizzata solo per pochi giorni a giugno prima della partenza dei lavori a inizio luglio, ndr), e l’obbligo di individuare per gli eventi estivi che venivano ospitati nella struttura alternative in particolare in un centro storico che però è oggetto, come sappiamo, di altri interventi in via Matteotti e Cavour". Claudio Bolognesi