Stop al Bar Corona per "cattiva gestione"

Sigilli per 15 giorni dopo una rissa: ecco le motivazioni. Ma Morini (Prima Castello) sta con il titolare: "I baristi non devono fare gli sceriffi"

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Un provvedimento dovuto "alla cattiva gestione del locale". Così recita il comunicato dei Carabinieri che hanno eseguito l’altro giorno un provvedimento del Questore di Bologna di sospensione della licenza del bar Corona di via Mazzini, che sarà costretto alla serrata per 15 giorni.

A Gino Volta, storico titolare dell’esercizio che gestisce assieme a una collaboratrice, è stato formalmente consegnato il provvedimento "per la cattiva gestione del suo locale nel quale, nonostante i precedenti provvedimenti sospensivi (15 giorni di chiusura nel 2013, 50 giorni nel 2016 e 30 giorni nel 2020), ha continuato a lavorarvi senza porre molto attenzione al rispetto delle condizioni per favorire l’ordine e la sicurezza pubblica".

È quanto scrivono i Carabinieri, ricordando anche l’ultimo episodio, quello del 28 agosto che ha poi portato alla chiusura, che vide gli uomini dell’Arma "intervenire a seguito di una lite violenta scoppiata tra due cittadini ubriachi, entrambi stranieri e irregolari sul territorio nazionale. Nella circostanza nessuna richiesta di intervento era stata inoltrata dal proprietario alle forze dell’ordine che tuttavia erano intervenute su richiesta di altri cittadini presenti".

Il Questore, che ha disposto la sospensione a partire dal 10 ottobre, ha anche aggiunto che la zona in cui si trova il locale è frequentata da una comunità "non abituata ad affrontare tali criticità e che vive quotidianamente in una situazione di pericolo e insicurezza sotto il profilo dell’ordine pubblico".

Accuse dure dunque nei confronti di Volta e della sua collaboratrice Aurora, che due giorni a il Resto del Carlino non hanno nascosto la profonda amarezza per questa decisione "che troviamo ingiusta, perché non siamo noi che dobbiamo vigilare su chi circola a Castel San Pietro, e neppure possiamo chiedere precedenti penali e permesso di soggiorno a chi entra per chiedere una birra".

Con la gestione del Bar Corona è solidale, come dopo il provvedimento di due anni, anche il consigliere di Prima Castello, Luca Morini. "Continuo a pensare che le vesti dello sceriffo non le debbano indossare i baristi. Si sono verificati gravi episodi anche in locali di via Matteotti o in viale Terme, solo per citare casi piuttosto recenti. Insomma, esiste un tema di mancata sicurezza che, come a livello nazionale, per un problema ideologico-politico anche il centro sinistra locale non vuole affrontare. Crediamo che l’amministrazione comunale dovrebbe essere molto più vicina agli esercenti, e se questo non avviene è una grave mancanza del sindaco, sindaco che ha in mano anche strumenti come il Daspo, che sarebbe il caso di applicare in determinati casi".

Claudio Bolognesi