Fontanelice, 9 agosto 2023 – Una settimana per cambiare il destino della provinciale Casolana franata. Era lo scorso 31 luglio quando alcuni cittadini di Fontanelice, esasperati per il protratto blocco della Sp 33 dopo l’alluvione di maggio, registravano un accorato video-appello.
Ideatore dell’iniziativa è Stefano Colli, titolare dell’agriturismo ‘La Taverna’, con l’intento di smuovere le alte sfere istituzionali. Il filmato finisce in rete e, in un amen, fa il giro d’Italia. Nelle stesse ore il generale Figliuolo, commissario per la ricostruzione, visita la vallata del Santerno e rassicura sullo stanziamento dei fondi per le opere necessarie ma con disponibilità non prima di settembre. In parallelo sul web parte una petizione per la riapertura dell’arteria che oggi viaggia verso quota 50mila sottoscrizioni.
Il caso conquistata la ribalta nazionale e innesca, nell’ordine, una risposta dalla Città Metropolitana (che stima i costi del ripristino della strada in 2,1 milioni di euro, ndr) e l’attenzione di diversi esponenti politici di spicco. Dal presidente Bonaccini al vicepremier Salvini. Ma anche le telefonate di Elly Schlein e Galeazzo Bignami per un mosaico che assume sempre più i connotati politici. "A quanto mi dicono anche la Meloni ha visto il nostro video – dirà Colli al nostro quotidiano -. Nelle scorse settimane abbiamo inviato messaggi pec alle autorità di ogni ordine e grado senza ottenere risposta".
Le richieste dei cittadini sono chiare: risorse e interventi subito oppure la delega operativa nelle mani degli abitanti per trovare una soluzione temporanea. Le dichiarazioni sfociano anche in uno scontro, a colpi di comunicati stampa, fra tre sindaci Pd della valle e alcuni esponenti del governo. La svolta, per ora solo sulla carta, arriva un paio di giorni fa con il sopralluogo dei tecnici dell’Anas sulla provinciale di Fontanelice. Insieme a loro ci sono Colli ed altri protagonisti del video, il sindaco Gabriele Meluzzi, gli uomini della Città Metropolitana capeggiati dal dirigente Maurizio Martelli, gli onorevoli Jacopo Morrone della Lega, Rosaria Tassinari di Forza Italia e il consigliere regionale del Carroccio Daniele Marchetti. Il sopralluogo tecnico, qualche ora dopo, porta alla diffusione di una nota da parte degli uffici dell’ex provincia: "In tempi brevi sarà predisposta una strada temporanea, un bypass che consentirà ai cittadini un percorso alternativo al tratto interrotto della Sp33 – scrivono –. Una scelta assunta dal sindaco metropolitano Matteo Lepore in accordo con il commissario Figliuolo". Lavori della durata di circa un mese con costi attorno ai 100mila euro stanziati con urgenza da Città Metropolitana (70mila) e comune di Fontanelice (30mila). Cifra poi inserita tra le opere riconosciute dalla struttura commissariale.
Sbottano Lega e Fratelli d’Italia: "I fondi saranno rimborsati dal governo, siamo sbigottiti. Si prendono meriti che non hanno". Non meno importante la messa in campo del progetto di ripristino definitivo dell’arteria per 2,1 milioni di euro già richiesti dall’ente felsineo a Figliuolo tra gli interventi da realizzare nel 2023.
La novità odierna arriva da Meluzzi: "Domani ci incontreremo qui in vallata coi tecnici della Città Metropolitana – confida -. L’impegno è quello di partire coi lavori del bypass il prima possibile, ipotizzo subito dopo Ferragosto. Sul tavolo ci sono varie opzioni a livello di tracciato. Le idee sono le stesse che nello scorso giugno avevo esposto a prefettura e Città Metropolitana, già condivise coi geologi".