Fontanelice (Bologna), 6 agosto 2023 – Oltre 2.600 condivisioni su Facebook e più di 2mila ‘like’ su Instagram. Con la creazione di un comitato e la petizione sulla piattaforma Change.org che viaggia a quota 20mila firme raccolte.
Sono questi i numeri clamorosi macinati dal video-appello per la riapertura della Sp 33 Casolana realizzato da alcuni cittadini e titolari di attività di Fontanelice.
Persone alle prese, da quasi tre mesi, con la chiusura dell’arteria che collega la provincia di Bologna a quella di Ravenna.
Stefano Colli, lei è l’ideatore del video-appello virale che ha fatto il giro d’Italia.
"Non mi aspettavo tutto questo clamore mediatico, ma ci speravo. Ora, però, servono risultati concreti".
Un filmato per smuovere le più alte cariche istituzionali.
"Nelle passate settimane abbiamo inviato messaggi pec alle autorità di ogni ordine e grado. Tutti andati a vuoto. C’è da riflettere".
All’appello social hanno risposto tanti politici.
"Ho ricevuto anche le telefonate di Elly Schlein e del viceministro Galeazzo Bignami. Pare che la premier Giorgia Meloni abbia visto il video".
Obiettivo centrato?
"Volevamo arrivare ai rappresentanti del Governo. Serve un loro aiuto, subito. Intanto sulla piattaforma Change.org la petizione per riaprire la Sp33 ha superato le 16mila firme e abbiamo creato un comitato".
Nei giorni scorsi avete incontro pure il generale Figliuolo.
"Ci ha rassicurati sullo stanziamento dei fondi per le opere di ripristino della Sp33 ma non arriveranno prima di settembre. È un gap temporale inaccettabile perché la riapertura della strada, tra progetti, appalti e lavori, slitterebbe a primavera".
Deluso?
"Tutti ripetono che ora non ci sono i soldi. Quando arrivano le tasse da pagare, però, lo Stato non chiede se abbiamo o meno la liquidità necessaria. Le saldiamo e basta. Ecco, ci piacerebbe succedesse la stessa cosa ma a parti invertite".
A rischio c’è la sopravvivenza di tante attività.
"Il nostro è un territorio che vive di agricoltura e turismo. Con la viabilità compromessa si abbasseranno le serrande".
Richieste?
"Interventi subito sulla Sp33, almeno parziali, per ripartire. Oppure dare a noi la possibilità di creare strade provvisorie. Abbiamo uomini e mezzi. Conosciamo bene le nostre colline".
Timori?
"Dalle centinaia di telefonate ricevute da parte di persone che hanno vissuto le conseguenze di una calamità naturale emerge lo stesso monito: non abbandonateci".