Sul palco c’è un mondo migliore

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Il teatro è importante perché parla di noi e, in un mondo in cui tutti si prendono molto seriamente, può essere utile per cambiare la prospettiva su noi stessi e sugli altri. Specie di questi tempi.

Molte persone amano il teatro con tutte loro stesse, ma altre purtroppo non lo frequentano. Tra queste ce ne sono alcune che non si sono appassionate al teatro perché hanno assistito a un brutto spettacolo e da allora pensano che il teatro sia tutto all’incirca così. Invece era quello spettacolo ad essere brutto. L’attore, chiunque sia stato, ha fatto un bel danno in quell’occasione.

Pino Caruso, grande attore, per non prendersi troppo sul serio, diceva che gli attori si dividono in incisivi e canini. Il grandissimo Eduardo De Filippo sosteneva che in teatro si può vivere sul serio quello che tanti recitano male nella vita. Franca Valeri, rincarando la dose, affermava che il teatro è la bella copia della vita. Insomma, la vita porta al teatro e il teatro rimanda alla vita.

"Tutto il mondo è teatro", diceva Shakespeare. Prendendo troppo alla lettera questa frase, qualcuno ha detto che, se tutto il mondo è teatro, allora può stare a casa sua perché tanto anche quella è teatro. Con queste persone mi arrendo, se non riesce a convincerle nemmeno Shakespeare ad andare a teatro, figuriamoci se ci riesco io!

Fare teatro è un lavoro che non si improvvisa. A una famosa attrice è stato chiesto se servisse molta stoffa per fare questo lavoro e lei ha risposto che di stoffa ne aveva addirittura troppa dato che in diverse occasioni le era stato chiesto di togliersene.

Sul palcoscenico l’attore cerca la profondità sotto l’apparenza. Con la sola tecnica non si fa teatro, il teatro si fa con la fantasia. La fantasia di immaginare un mondo migliore perché è di questo che abbiamo proprio bisogno.

Davide Dalfiume