Task force per prevenire l’abbandono scolastico

Il ministero investe 800mila euro per i poli cittadini e di Castel San Pietro. Fondi in arrivo agli istituti Paolini-Cassiano, Alberghetti e Scarabelli-Ghini

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Quasi 800mila euro in arrivo tra Imola e Castel San Pietro Terme per portare avanti azioni di "prevenzione e contrasto della dispersione scolastica". È quanto prevede un decreto adottato nei giorni scorsi dal ministero dell’Istruzione che stabilisce la ripartizione delle risorse in attuazione dell’investimento finanziato dall’Unione Europea - Next Generation Eu (fondi Pnrr).

Nel dettaglio, per quanto riguarda Imola, 202.576 euro andranno al Paolini-Cassiano, mentre l’Alberghetti beneficerà di 182.216 euro. Fondi in arrivo anche allo Scarabelli-Ghini, che potrà contare su 124.444 euro. Non solo le scuole superiori al centro del finanziamento. Sono infatti previsti 71.115 euro, sempre a Imola, anche per l’istituto comprensivo numero 2 di via Cavour. Allargando lo sguardo al resto del circondario, è invece di 209.978 euro la somma destinata allo Scappi di Castel San Pietro.

Nel complesso, a livello nazionale, con il Pnrr sono stati stanziati milioni per combattere la dispersione scolastica. In particolare, sempre guardando al sistema Paese, è prevista la realizzazione di attività di tutoraggio per almeno 470mila giovani a rischio di abbandono scolastico (fascia 12-18 anni) e per almeno 350mila giovani che hanno già abbandonato la scuola (fascia 18-24 anni).

L’intervento deve garantire: la distribuzione territoriale e di genere; l’introduzione di una piattaforma per le attività di tutoraggio e formazione, disponibile online, a sostegno dell’attuazione delle attività di tutoraggio; la copertura dell’intero territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree a rischio (i territori oggetto dell’intervento sono caratterizzati da ritardi nell’istruzione, basso livello socioeconomico delle famiglie e livello elevato di abbandono prematuro degli studi).

Le misure di tutoraggio volte a superare i divari territoriali e le disuguaglianze in termini di parità di accesso all’istruzione e di successo nella formazione saranno rivolte, in particolare, alle scuole e alle situazioni scolastiche in cui i tassi di abbandono scolastico sono maggiori per via di tale condizione sociale. In base al cronoprogramma concordato con l’Unione Europea, le azioni devono essere attuate entro il 2024.

L’obiettivo dell’investimento è quello di raggiungere nel 2026 un tasso di dispersione scolastica (ossia di giovani tra i 18-24 privi di almeno una qualifica) pari al 10,2% ossia quella media nell’Ue nel 2019.

Tornando a restringere il campo alle scuole imolesi, è di pochi giorni fa la notizia dell’inserimento di un paio di interventi dedicati ad altrettanti istituti cittadini nel piano dei lavori da oltre 100 milioni di euro, di cui circa 30 milioni già realizzati, aggiornato in questi giorni dalla Città metropolitana.

Nell’ultima variazione di bilancio approvata dal Consiglio dell’ente di Palazzo Malvezzi a Bologna sono stati infatti stanziati 1,3 milioni di euro per il miglioramento sismico del convitto Scarabelli (parte del progetto di riqualificazione del quale si parla ormai da anni), nonché i fondi per il rinnovo dei moduli in bioedilizia per il liceo Rambaldi Valeriani per l’anno scolastico 20222023.

Si tratta in questo caso di un pacchetto nel quale rientrano anche vari altri istituti della provincia di Bologna. Se le cifre del recente passato verranno rispettate, per confermare la presenza di quattro aule serviranno però circa 50mila euro quest’anno e altrettanti nel 2023.