
Fino al 13 luglio, le vetrine di Banca di Imola al civico 194 della via Emilia e in Galleria Risorgimento, si trasformano in spazi di riflessione e bellezza
Colori che parlano, immagini che emozionano, oggetti che raccontano storie di fragilità e speranza. Fino al 13 luglio, le vetrine di Banca di Imola al civico 194 della via Emilia e in Galleria Risorgimento, nel cuore del centro storico, si trasformano in spazi di riflessione e bellezza. Merito della mostra ‘Territori immaginari’, promossa in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Cuberdon.
Un’iniziativa che nasce dal desiderio di valorizzare le realtà del territorio che si impegnano ogni giorno nel sociale. E Cuberdon, da oltre vent’anni, è una di queste. L’associazione si occupa infatti di disagio psichiatrico e sociale, offrendo percorsi di riabilitazione, accoglienza e inclusione attraverso attività espressive, laboratori artistici e relazionali.
La mostra, che anticipa l’atto conclusivo dell’ottava edizione del festival Reverso, in programma l’11 luglio al parco dell’Osservanza, raccoglie disegni, dipinti e piccoli oggetti realizzati dagli ospiti del centro durante l’anno. Ogni opera è il frutto di un percorso personale, un gesto creativo che diventa strumento per comunicare emozioni, desideri, paure e sogni.
‘Territori immaginari’ è un invito a guardare oltre, a fermarsi e ascoltare — anche solo con gli occhi — storie spesso invisibili. Un modo per sensibilizzare la comunità sui temi dell’emarginazione e per promuovere la cultura dell’inclusione, non solo come obiettivo sociale, ma come valore umano.
Con questa esposizione, Banca di Imola conferma il proprio impegno a favore del territorio, sostenendo realtà meritevoli come Cuberdon e offrendo spazi centrali e visibili alla forza espressiva di chi solitamente resta ai margini.