Terza dose, prime chiamate per 600 ’fragili’

Partite le telefonate da parte dell’Ausl a pazienti oncologici, in dialisi e in attesa di trapianto. Il richiamo verrà fatto entro due settimane

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C’è bisogno di una terza dose, di vaccino. E, come aveva dichiarato qualche giorno fa su queste pagine proprio il direttore generale dell’Ausl di Imola Andrea Rossi, avranno la priorità: "Soggetti sottoposti a trapianto di organo o con marcata compromissione della risposta immune per malattie gravi o per trattamenti farmacologici". Una platea di circa seicento persone, pazienti già assegnati ai servizi dell’Ausl, e che da ieri hanno iniziato a ricevere le prime telefonate per programmare una nuova iniezione di siero. Inoculazioni che nelle città più grandi della regione sono iniziate già ieri, per esempio a Bologna, e in tutta l’Emilia-Romagna riguardano la bellezza di oltre cinquantatremila persone. Il numero tiene conto delle persone prese in carico dai centri specialistici, sia residenti sia assistiti con residenza in altra regione, in quanto soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già ricevuto due dosi da almeno 28 giorni.

Di questi la maggior parte, 30.500, sono pazienti con patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure.

Destinatari terza dose

Soggetti, chiamiamoli ’particolari’, che per via della loro potenziale risposta immunitaria al virus secondo il parere di Aifa dovrebbero avere bisogno appunto di un’ulteriore dose di vaccino mRNA (Pfizer o Moderna)a patto che siano trascorsi almeno 28 giorni dall’ultima dose. Per la restante popolazione sicuramente bisognerà attendere, tenendo d’occhio, in modo particolare le forniture da parte dei produttori del farmaco. Nel dettaglio, dei seicento imolesi, si tratta di 400 oncologici e 200 in carico al servizio di nefrologia tra trapiantati, in attesa di trapianto, dialisi e in predialisi). Le inoculazioni si svolgeranno negli ambulatori ospedalieri e il tutto si dovrebbe concludere entro un paio di settimane.

Nemmeno a dirlo, il piano dell’Ausl locale resta quello di estendere a una popolazione sempre maggiore la copertura vaccinale. Dopo questo primo step di terze dosi. si procederà

quindi a dare precedenza alle

dosi di richiamo con le altre categorie di soggetti fragili, gli over 80, gli ospiti delle RSA e i

sanitari; insomma, coloro con cui si era cominciato nella prima fase. Poi toccherà al restodella popolazione. I richiami, saranno somministrati dopo almeno sei mesi dall’ultima dose. Per quanto riguarda la quota di vaccinazioni, sono 186.733 quelle eseguite sul territorio da inizio campagna.

IL BOLLETTINO

Rimane stabile la curva pandemica, considerando che il bollettino diramato ieri dall’Ausl contava 8 nuovi casi di Coronavirus. Sono 22 quelli ’scovati’ nel weekend su 772 test molecolari e 1359 antigenici rapidi refertati. Tra i nuovi positivi del peiodo 18-20 settembre, nel dettaglio, 9 hanno fino a 14 anni, 7 tra i 25 ed i 44 anni, 6 tra i 45 e i 64 anni. Di questi 9 sono risultati asintomatici, 8 individuati tramite contact tracing e 1 screening sierologico. Dodici erano invece già isolati, 3 casi riferibile a focolaio già noto e 1 importato dall’estero. Buona la quota di guariti: 45 . Scendono così, complesivamente a 145 i casi attivi e toccano 13.424 i casi totali da inizio pandemia. Sono 3 i cittadini del Circondario in Terapia Intensiva a Bologna, dato stabile rispetto a domenica.

g. t.